Forlì, 17 giugno 2013 - Venerdì scorso si è svolto un incontro nella sede dello stabilimento Dometic Italy di Forlì, dove i manager della multinazionale hanno annunciato un drastico ridimensionamento della presenza in Italia con la chiusura di tutte le sedi nazionali (i siti commerciali di Torino e Bologna e i siti di Forlì di via dei Mercanti – uffici e magazzino – e via Zignola) ad eccezione di quella forlivese di via Virgilio. Il piano presentato dalla Dometic prevede anche la cessazione totale della produzione nel sito di Forlì (ultimo stabilimento produttivo rimasto in Italia).

Questa scelta arriva nonostante lo stabilimento forlivese sia, secondo la stessa multinazionale, altamente competitivo e che abbia prodotto importanti profitti negli ultimi anni. A Forlì la Dometic occupa una settantina di dipendenti (di cui 16 in via dei Mercanti, i restanti in via Virgilio).

I manager della Dometic hanno motivato la scelta con la volontà di produrre interamente i condizionatori per camper che sono il prodotto di competenza della fabbrica forlivese, nel nuovo impianto costruito in Cina sfruttando i bassi costi di produzione.

“Questa scelta – commentano Fiom e Uilm - appare incoerente dal punto di vista del prodotto che si sviluppa in Dometic, essendo i condizionatori per camper prodotti a Forlì destinati in stragrande maggioranza al mercato europeo e solo in piccola parte all’Australia”.

“E’ evidente – aggiungono i sindacalisti Bulgarelli, Imolesi, Colonna, Zanelli e Rapp - che impoverire i territori, chiudere stabilimenti industriali competitivi e in attivo, licenziare persone e lavoratori in nome di maggiori profitti (anche a discapito della qualità dei prodotti) è una scelta che siamo pronti a contrastare con ogni mezzo necessario”.

Un nuovo incontro con il management della Dometic dovrà tenersi l’ultima settimana di giugno. Questa mattina l’assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici della Dometic occupati a Forlì ha avviato una mobilitazione con un primo pacchetto di otto ore di sciopero che saranno utilizzate a gestione della Rsu per rallentare le spedizioni di materiali e di prodotti finiti. Al tempo stesso è stata annunciata un’assemblea pubblica per il giorno giovedì 20 giugno 2013 a partire dalle 16.30 davanti allo stabilimento di via Virgilio per presentare alla città un “piano sociale per il mantenimento delle professionalità e delle produzioni” nel territorio.