Forlì, 15 novembre 2013 - SOTTO l’albero ci sarà l’apertura di un altro pezzo di tangenziale. Nei giorni scorsi l’Anas ha fatto sapere al Comune che i lavori sono finalmente completati e a dicembre (la data esatta ancora non si sa) si potrà transitare da via Ravegnana all’intersezione del Ronco, dove oggi finisce il tronco che proviene da S.Martino in Strada.

Il pezzo è lungo 2 km e 750 metri, compresi i 970 metri della galleria fra il cimitero monumentale e la via Bertini. Proprio questo intervento ha richiesto molto tempo e gli ultimi accorgimenti saranno sistemati la prossima settimana: tre ripetitori per garantire al meglio le comunicazioni di mezzi di soccorso e forze di polizia.

I lavori delle opere murarie sono terminati da mesi. Fatti i collaudi negli ultimi tempi, dopo resterà da perfezionare solo il piano dell’emergenza, coordinato dalla prefettura.
Da dicembre, salvo imprevisti dell’ultima ora, si circolerà in tangenziale, sul cosiddetto asse di arroccamento, dal Ronco a Villanova: 7 km e 230 metri tutti in doppia corsia. Ciò consentirà di sgravare le vie principali della circonvallazione dal traffico di attraversamento della città.

IL PERNO di tutto il sistema tangenziale è il ‘quadrifoglio’, il grande svincolo che sorgerà nei pressi delle vie Golfarelli e Mattei. In attesa che sia finito il viadotto che si vede già oggi in costruzione verso la zona industriale di Coriano, da dicembre una doppia rotatoria consentirà agli automobilisti che provengono dalla via Ravegnana di orientarsi verso S.Martino in Strada sempre in tangenziale oppure proseguire sulla viabilità ordinaria.

Intanto continuano i lavori del quarto lotto, dal Ronco all’autostrada. Il ruolino di marcia per ora è rispettato e si conta di aprire anche questo pezzo, che farà piacere soprattutto al traffico commerciale e rivolto alle aree industriali, a fine del 2014. Cosa mancherà, a quel punto? Il collegamento fra S.Martino in Strada e San Varano, attraverso Vecchiazzano. Costo stimato 60 milioni, la lettere di sollecito dei finanziamenti che in primavera il sindaco Balzani ha inviato all’Anas per ora non ha ricevuto risposta.