Forlì, 18 dicembre 2013 - L’ipotesi del bando unico insieme con Rimini, proposta dalla Cisl e apprezzata da altri confederali, non dai lavoratori di Seaf come ribadito all’assemblea di lunedì 9 dicembre, sembra dunque sempre più lontana (su questo punto, tra l’altro, ci sono state discussioni vivaci stamane in Regione tra i forlivesi). Questo anche perché per il “Fellini” serviranno altri mesi, dato che bisognera’ attendere la sentenza di appello sui due ricorsi presentati contro il fallimento di Aeradria deciso dal tribunale di Rimini il mese scorso. Sul “Ridolfi”, comunque, la stessa Piccirillo oggi in Regione non ha potuto dare certezze.

All’audizione in Provincia Peri ribadisce che “in Emilia-Romagna gli aeroporti sono quattro” e che la principale ragione del fallimento a Forli’ e a Rimini non sta nelle lacune di regia in capo alla Regione bensi’ in “un mercato pesantemente condizionato dai vettori, che decidono molto piu’ di un ministro: e’ un’anomalia italiana”. Intanto, per i 39 lavoratori Seaf (oggi pomeriggio qualcuno di loro e’ in Consiglio provinciale a sentire Peri) sta arrivando solo adesso la cassa integrazione chiesta nel dicembre del 2012. Da maggio, dallo stop ai voli commerciali al “Ridolfi”, gli addetti della vecchia societa’ di gestione sono senza stipendio e ora stanno ricevendo ammortizzatori pari, in media, a 750/800 euro mensili a testa (lo stipendio base, l’ultimo e’ dell’aprile 2013, si aggirava sui 1.300/1.400 euro).

Prima dell’assessore regionale ha rimarcato il concetto in aula il vice presidente della Provincia Guglielmo Russo (il presidente Massimo Bulbi e’ a Roma per altri impegni): “Con Peri i rapporti sono sempre stati buoni. La struttura dell’aeroporto non deve rimanere cosi’ com’e’. Dobbiamo fare presto il bando, e’ stata Enac a dirci degli interessi dei due gruppi. Se e’ cosi’ andiamo avanti”.

(Dire)