Forlì, 26 febbraio 2014 - I carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Forlì hanno arrestato in flagranza di reato un 21enne studente forlivese, incensurato, con l’accusa di coltivazione, produzione e detenzione illecita di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale. Il giovane è stato posto agli arresti domiciliari in attesa di eventuali sviluppi dell’inchiesta.

I militari, coadiuvati dai colleghi dell’aliquota radiomobile, hanno sequestrato nell’appartamento del ragazzo, in pieno centro storico, a pochi passi dalla caserma di corso Mazzini, nove piante di marijuana per un peso di circa 2 chili e mezzo. I fusti sigillati dalla magistratura erano inseriti in appositi vasi all’interno di una serra. Un impianto alto quasi due metri, largo e profondo più di un metro, formato da una struttura tubolare in acciaio rivestita di gomma vulcanizzata (processo chimico che permette alla plastica di diventare più resistente ed elastica), in modo da mantenere perfettamente costante la temperatura dell’intera installazione. Non solo. I militari hanno anche trovato, nell’appartamento del ragazzo, tre ventilatori, con relativi termostati, e una serie di potenti lampade speciali, per poter dare alle piante una luce forte e costante. Non basta.

Per favorire la crescita della minipiantagione, organizzata nei minimi particolari, il macchinario era dotato anche di un sistema di irrigazione costante e di un analogo sistema di concimazione, ma anche di filtri di immissione e aspirazione dell’aria al carbone attivo e varie pompe elettriche. Una piantagione tecnicamente impeccabile. Sul lato della serra poi, ecco un’altra struttura, più piccola, che conteneva un plateau, il cui compito era quello di custodire i vasetti per le piantine appena sbocciate, da trapiantare successivamente. Tutto il materiale elencato è stato sottoposto a sequestro penale. Compresa una serie di bustine di plastica trasparenti contenenti complessivamente una cinquantina di grammi di marijuana, pronta per l’uso.

Il 21enne era stato avvistato dai militari in piazza Saffi, mentre si muoveva con un atteggiamento ritenuto sospetto. I carabinieri lo hanno allora fermato in corso Mazzini, chiedendogli i documenti. Che il giovane non aveva. Da lì è partita una verifica domiciliare, alla quale però il giovane s’è opposto, spintonando i carabinieri. All’interno dell’appartamento c’erano 3 giovani amici del 21enne: la loro posizione è al vaglio degli inquirenti.