Forlì, 13 marzo 2014 - “La notizia degli insulti razzisti ai calciatori del Casablanca rappresenta un’offesa gravissima per la Città di Forlì. L’amministrazione comunale, a nome dell’intera comunità, è vicina con un grande abbraccio ai giocatori e allo staff della squadra amatoriale forlivese che da anni porta avanti un progetto sportivo e di integrazione significativo, rappresentando anche i cittadini provenienti da altre regioni del mondo”. Arriva dal Comune di Forlì una delle prime reazioni al caso della squadra che, dopo l'ennesimo insulto razzista, ha deciso di ritirarsi dal torneo Uisp.

“In questo momento di profonda amarezza - prosegue la nota del Comune - è importante unirsi nella condanna contro ogni forma e contro gesto di razzismo; così come è fondamentale sostenere con maggiore forza tutti i colori dello sport e della società: quelli delle maglie, delle tradizioni e delle culture. La capacità di dialogo e di integrazione sono da sempre valori profondi nei quali Forlì si riconosce e che continua a individuare come elementi preziosi del proprio patrimonio. Ma questa consapevolezza, purtroppo, sembra non essere piu’ sufficiente. E’ innegabile infatti che, soprattutto negli ultimi anni, insulti e offese stiano pericolosamente trovando sfogo soprattutto nei luoghi dello sport. In tutta Italia e purtroppo pure da noi. Per questo - conclude il comune di Forlì - bisogna moltiplicare gli sforzi, a partire dalla scala locale, per contrastare ogni forma di intolleranza, per porre definitivamente limiti ai fenomeni di discriminazione di qualsiasi natura e affermare i valori di civilta’, di rispetto, di uguaglianza”.

La solidarietà alla squadra arriva anche da Bruno Molea, vicepresidente gruppo Scelta Civica alla Camera e presidente nazionale dell’Associazione italiana cultura e sport (Aics), che afferma: "E’ increscioso che non siano stati presi provvedimenti punitivi nei confronti delle squadre avversarie che hanno offeso i giocatori del Casablanca, immigrati di origine marocchina che giocano nei campionati amatoriali dell’Uisp di Forlì. Chiedo che la Uisp intervenga subito e ponga in essere misure disciplinari contro chi ha leso la dignità altrui - aggiunge Molea - e auspico che la squadra del Casablanca torni presto in campo, anche per combattere e vincere contro ogni forma di razzismo, inconcepibile soprattutto quando avviene nei campi sportivi”. Vicinanza anche dai dirigenti e i ragazzi della squadra Club Juventinità che scrivono: "Condanniamo duramente e nella maniera più assoluta qualsiasi forma di razzismo e discriminazione, in quanto nella nostra squadra hanno militato, e militano tutt’ora, giocatori di origine non italiana. Storicamente il “Club Juventinità Luca Vitali” di Forlimpopoli si è sempre impegnato e contraddistinto nell’ambito sociale, oltre che sui campi di calcio".

Sul caso interviene anche la Uisp che condanna decisamente l'episodio accaduto a Forlì e sta lavorando per convincere la squadra a tornare sulla propria decisione. “Nonostante il nostro impegno contro il razzismo - ha detto Gianluca Soglia, presidente provinciale dell’Uisp - casi simili finiscono con il verificarsi anche sui nostri campi. Prenderemo provvedimenti nei confronti del responsabile di questo atto per noi inaccettabile. Il nostro auspicio è che il Casablanca, una realtà importante del nostro campionato, continui a giocare con noi. Magari portando avanti insieme tutte le possibili iniziative contro le discriminazioni”.

I calciatori del “Casablanca” saranno ricevuti in municipio dal sindaco 

Domani, venerdì 14 marzo, alle 13, il indaco Roberto Balzani riceverà in Municipio una delegazione della squadra di calcio forlivese “Casablanca”. L’incontro si svolgerà nella Sala della Giunta e testimonierà l'abbraccio della Città di Forlì a giocatori e tecnici, ribadendo l’impegno comune contro ogni forma di intolleranza e di razzismo. Parteciperà anche una rappresentanza della UISP Forlì - Cesena guidata dal Presidente Gianluca Soglia. Nell’occasione il Sindaco Balzani farà dono al Presidente del “Casablanca” della riproduzione dello storico sigillo di Caterina Sforza, segno di amicizia e simbolo della comunità forlivese.