Forlì, 13 aprile 2014 - SI PUÒ fare. Se lo diceva Obama (Yes we can), lo possono dire adesso anche gli studenti (e quanti li hanno diretti e aiutati) che hanno restaurato e recuperato il sottopasso fra corso della Repubblica e viale Matteotti, inaugurato ieri con un collage artistico tutto da vedere.

Un mattone alla volta, è così che si fa un muro: la lotta al degrado, o perlomeno la lotta per far sì che il degrado non arrivi e si diffonda anche in singoli punti della città, comincia anche da progetti non faraonici, da iniziative e interventi mirati, pure piccoli, che prendano spunto dalle segnalazioni e dalla voglia dei cittadini di intervenire per vedere la propria città in ordine, adeguata, accogliente.

Proprio oggi pubblichiamo la lettera di un nostro lettore forlivese che confronta l’arredo urbano in Alto Adige con quello che ha notato e trovato rientrando a casa: ok, è giusto puntare anche a confrontarsi con standard molto alti, ma più in generale è proprio pensando che la città debba essere comunque curata che la si migliora. I cittadini evidentemente lo sanno, l’amministrazione che verrà lo tenga in conto: Forlì parte avanti rispetto a diverse realtà, ma si può presentare anche meglio: i ragazzi del sottopassaggio lo sanno.

Ettore Morini