Forlì, 21 aprile 2012 - TRE sostantivi definiscono l’attività di scultore del forlivese Ivo Gensini: ‘Metamorfosi, liriche, nature’. Questi sostantivi sono anche il titolo della personale dello scultore, allestita da oggi (inaugurazione ore 11,30) al 27 maggio nel Palazzo di residenza della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì. Saranno presenti Piergiuseppe Dolcini, Gabriella Trinconi Medri, il curatore della mostra Marco Servadei Morgagni e, ovviamente, l’artista. Gensini, diplomato in scultura all’Accademia di Belle Arti di Bologna, ha insegnato scultura fino a poco tempo fa al liceo artistico di Forlì.

Il carattere riservato dell’artista gli ha impedito di esporsi in mostre e concorsi, tuttavia ha ricevuto premi, commissioni di lavori importanti, gestione di laboratori ai musei San Domenico di Forlì in occasione delle grandi mostre di scultura. Inoltre è stato invitato da Vittorio Sgarbi alla 54ª edizione della Biennale di Venezia. L’attuale mostra comprende 37 opere eseguite dal 1990 ad oggi ed è essenzialmente una rassegna a tema: il primo tema è la metamorfosi, ossia la materia che sembra prendere vita ed essere in continua trasformazione.

Questo è il filo tematico di tutta la mostra, a cui si aggiungono poi, come secondo indice, le liriche ossia elementi che avvicinano le opere a componimenti poetici letterari e nati dalle suggestioni che l’oggetto trasmette. Infine, terzo momento tematico, ‘le nature’ che compaiono anche se rielaborate e trasformate all’interno delle sculture. L’artista, nato nel 1950 ha assorbito in parte la fascinazione dell’informale che prendeva vita in quegli anni e questo linguaggio gli ha concesso una gestualità, anche non completamente libera, perché ciò che ha sempre interessato Gensini è l’opera ben fatta, calibrata in ogni suo aspetto quasi con perizia orafa. In altre parole lo scultore cerca un equilibrio armonico costituito da continui parallelismi come fessure, spazi, masse, superfici. Tutto è calcolato al millimetro, tanto che l’artista realizza pochissime opere perché l’attenzione e la cura nell’eseguire una scultura richiede tempi lunghi. L’utilizzo di metalli e il rigore dell’esecuzione, fanno sì che «il lavoro di Gensini sia non solo arte moderna — ha precisato Piergiuseppe Dolcini — ma anche antica perché riesce a creare armonia fra arte e manualità».
Orario: martedì, mercoledì e giovedì 15.30-20; venerdì, sabato e domenica 10-13 / 15.30-20.
 

Rosanna Ricci