Forlì, 22 agosto 2013 - Le galline non potranno varcare i confini dell’Emilia-Romagna fino alla fine dell’emergenza aviaria, soprattutto se devono essere macellate. E anche la gestione di personale e mezzi deve avvenire dentro l’ambito regionale. A stabilirlo e’ l’Unita’ di crisi riunita oggi a Bologna dopo la scoperta, avvenuta ieri, di un nuovo focolaio del virus a Mordano, nell’imolese, dopo quello di qualche giorno individuato a Ostellato, in provincia di Ferrara. Presenti all’incontro i responsabili dei servizi veterinari del ministero della Salute, della Regione, delle Ausl, dell’Istituto zoo profilattico e del centro di referenza nazionale per l’influenza aviaria, anche in preparazione dell’incontro di lunedi’ prossimo, nel quale l’Italia dovra’ fornire ai partner europei il quadro della situazione. Tra le decisioni assunte, si legge in una nota della Regione, sono stati imposti “alcuni vincoli sulla movimentazione di volatili vivi”.
 

Da oggi, dunque, “sono in vigore particolari restrizioni allo spostamento di galline dal territorio regionale. Inoltre, e’ stato stabilito che la macellazione dei capi dovra’ avvenire preferibilmente nell’ambito dell’Emilia-Romagna, cosi’ come la gestione di personale e mezzi dovra’ avvenire nell’ambito dei confini regionali. Sono escluse da queste restrizioni le carni macellate e le uova gia’ imballate”. Per quanto riguarda le operazioni di prevenzione del diffondersi della malattia, il ministero ha istituito “due ampie zone di controllo temporaneo, oltre a quelle gia’ istituite e piu’ prossime ai focolai, che si estendono anche nel ravennate e nel forlivese, in modo tale da costituire un’ampia zona cuscinetto, a ridosso degli allevamenti colpiti”. Questo serve a “prevenire l’espandersi del fenomeno”, spiegano i sanitari. E’ stata in ogni caso “ribadita l’assenza di qualunque rischio per l’uomo con il consumo di carni o uova”.

Nel frattempo, sono “in via di conclusione le operazioni di svuotamento e disinfezione dell’allevamento di Ostellato, il primo ad essere colpito”, mentre nella giornata di oggi “sono iniziati gli abbattimenti delle galline nel sito di Mordano”. Le operazioni, curate da una azienda specializzata, “vengono effettuate da squadre composte da un numero di operatori tale da ridurre i tempi di abbattimento, per quanto possibile, dei quasi 600.000 capi interessati dal contagio”, precisa ancora la Regione.
Sempre sul caso di Mordano interviene anche la Lega nord di Imola: “Nessuna risposta da parte dell’Ausl ai cittadini preoccupati”, afferma il segretario Daniele Marchetti, con un post su Facebook. “Ho provato anch’io di chiamare, ma c’e’ soltanto una persona in grado di dare risposte- riferisce l’esponente leghista- ovviamente difficilmente raggiungibile in questo momento”. Marchetti parla dunque di “servizi del cavolo” e conclude cosi’: “E dire che hanno dirigenti ben pagati...”.
 

(Dire)