Forlì, 24 dicembre 2011 - Non gliel’hanno detto prima di Verona, ma era già tutto fatto. Sassari aveva già fatto la sua offerta alla FulgorLibertas per Tony Easley. Insistendo. E che ci fosse una breccia si poteva capire già martedì, quando Nenad Vucinic aveva speso parole buone per tutti tranne che per Tony Easley, dicendo: «deve ancora migliorare in molti aspetti». A fine partita gliel’hanno detto: non è una notizia da funerale, Tony, ti vogliono in serie A, a Sassari. Per Tony Easley è una notizia super: arrivato dal campionato polacco, come scommessa assoluta, in questo autunno forlivese ha messo insieme 14,3 punti, il 67% da due, 9,4 rimbalzi a partita. E’ rimasto direttamente a Verona, ha preso un aereo per la Sardegna, ieri ha fatto visite mediche e firmato il contratto da americano di serie A: in un certo senso è una favola. Per Forlì, che lo saluta ricordandone le decine di schiacciate, può essere l’inizio di una rivoluzione.

Un anno fa la vigilia di Natale Nicola Alberani salutò Stefan Licartovsky, dopo l’ennesima modestissima prova contro Ferrara, nella sconfitta prenatalizia al PalaCredito. Scenario diverso, è chiaro: allora la Marco Polo dimostrava di essere chiaramente fuori fase e ormai con l’acqua alla gola nella lotta per la salvezza. Allora passarono tre mesi — e varie partite a gettone di Cody Toppert — prima di vedere finalmente Shawn Huff e iniziare la rimonta salvezza. Tante differenze con l’oggi. Eppure la squadra ha bisogno di ritocchi se non vuole soffrire le pene dell’inferno. Bocche cucite in casa FulgorLibertas: proprio sul Carlino di giovedì il direttore tecnico Alberani aveva dichiarato chiuso il mercato, dopo la vittoria con Brindisi. Ma ora Forlì ha monetizzato la cessione di Easley. Ed era chiaro che, se si vuole migliorare, bisognava intervenire lì: su un pivot estremamente spettacolare, ma non affidabile in difesa, in particolare sui pick and roll. Energico, ma che ha cifre molto inferiori in trasferta, non ultima quella di Verona: subito 2 falli e appena 9 punti.

La fantasia vola subito a Bobby Jones, non rifirmato in estate e finito a Pistoia, prossima avversaria dei forlivesi e prima in classifica: trattativa come minimo difficile che presupporrebbe poi comprare un pivot (cosa che Bobby non è) italiano. Ma indiscrezioni da via Zuelli parlano di un lungo — colpo di scena — comunitario. Anche perché Forlì gioca mercoledì 4 contro Pistoia e non ci sarebbe il tempo per il visto di un Usa che venga da fuori. Si può giocare con un americano (Freeman), due comunitari (uno è già Huff) e un passaportato (Trapani o Nardi): lo fa già Ostuni, che rimpiazzò Williams con Klobucar affiancandolo a Jurevicus. Senza Easley e un sostituto all’altezza, Forlì sarebbe drammaticamente più debole. E allora balza all’occhio il nome di Janar Talts, nazionale estone, ala-pivot di 206 centimetri in forza a Varese in A. Al momento gioca 11,8 minuti e segna 2,8 punti. Al momento ha solo 2/14 da tre punti, ma è uno che — oltre a tre scudetti del suo paese — ha giocato anche in Eurolega. Un solo indizio: Nenad Vucinic ha allenato un anno in Estonia e ha l’occhio notoriamente lungo. Se ne riparlerà dopo Santo Stefano.