Forlì, 13 luglio 2011 - Allora Fabio, pronta la valigia per Shanghai?
«Già chiusa, venerdì c’è l’aereo che mi porterà in Cina per i mondiali».

Una settimana di acclimatamento, poi le gare. Quali sono i suoi impegni?
«Il 24 e il 25 luglio i 100 rana, i 50 il 26 e 27».

Poi c’è la staffetta mista.
«Sì, ma l’Italia non è competitiva. Difficile anche entrare in finale».

L’influenza che la colpì ad aprile ai Campionati Assoluti primaverili di Riccione l’ha costretta a una lunga rincorsa verso la rassegna. L’obiettivo è stato raggiunto? A Shangai per i mondiali sarà al massimo della forma?
«Sì, è stata dura, ma ci sono riuscito, devo limare ancora alcune cosette. Ma sento che in Cina sarò al top. Se sono riuscito a risalire la corrente è stato anche grazie a due belle esperienze: Roma e Parigi».

È stata così importante l’avventura al ‘Sette colli’ di Roma?
«Certo, battere Cameron van der Burgh mi ha dato una grande forza. Volevo scendere sotto l’ 1’01” e ci son riuscito, era dalla scorsa estate che ci provavo. Nei 50 è andata meno bene, onestamente ho sbagliato gara, ero fuori frequenza. A Parigi volevo fare meglio ed è andata così, con 1’ 00” 5».

Arriviamo a Shanghai: in che posiizione si presenta nei ranking mondiali?
«Decimo nei 100 e sesto nei 50. Ma sono statistiche, in vasca va sempre diversamente».

Obiettivo minimo, entrare infinale nei 100?
«Certo, se non dovessi riuscirci vi confesso che resterei molto deluso».

Avversari?
«Beh, Kitajima, il giapponese, è il numero uno. Ma i sono tanti, Silva, Rickard, l’altro giapponese Suenaga... Può accadere di tutto, anche che non entri in finale, ma tutto dipende da che tempo farò. Io voglio tornare sotto il muro del minuto, poi i primi due gradini del podio sono irraggiungibili. Ma per il bronzo posso dire la mia: come agli Europei di un anno fa».

L’impressione è che senta di meno la gara dei 50, dove è comunque campione europeo in carica.
«È così, la trova una gara strana, fatico a inquadrarla. Qui tutto dev’essere perfetto, i margini d’errore sono inesistenti. I rivali? Van der Burgh e Silva».

Un tuffo nell’incognito quindi.
«È così, ma sono felice: questi saranno i miei primi mondiali in vasca lunga all’aperto. Sono motivatissimo, e non chiedetemi nulla delle Olimpiadi di Londra. Ora penso solo a Shangai».