Giovedì 18 Aprile 2024

Caso Uva, sei poliziotti e un carabiniere a processo. La sorella: "Ce l'abbiamo fatta"

Il giudice per l'udienza preliminare ha rinviato a giudizio sei poliziotti e un carabiniere accusati dell'omicidio di Giuseppe uva, morto in ospedale dopo avere trascorso la notte in caserma

Giuseppe Uva (ansa)

Giuseppe Uva (ansa)

Varese, 21 luglio 2014 - Il gup di Varese Stefano Sala ha rinviato a giudizio sei poliziotti e un carabiniere accusati dell'omicidio preterintenzionale di Giuseppe Uva. L'uomo era morto in ospedale il 14 giugno 2008 dopo avere trascorso in caserma parte della notte.

"Dopo quattro anni ce l'abbiamo fatta: i giudici hanno stabilito che ci vuole un processo''. Lo ha detto Lucia Uva, sorella di Giuseppe Uva, in lacrime dopo la decisione del rinvio a giudizio delle forze dell'ordine accusate della morte dell'uomo. ''Dedico questo processo al pm di Agostino Abate che non ha mai voluto cercare la verità", ha proseguito. "Mio fratello non ha mai fatto atti di autolesionismo, è stato picchiato in caserma". 

Il gup di Varese ha fissato quindi per il 20 ottobre la data della prima udienza del processo in corte d'Assise. Il carabiniere e i sei poliziotti sono stati quindi rinviati a giudizio per tutti i reati contestati nel capo di imputazione, compreso quello di omicidio preterintenzionale. Il giudice ha accolto così in toto le richieste delle parti civili, i familiari di Giuseppe Uva, secondo i quali l'uomo avrebbe subito violenze in caserma da parte degli agenti e del carabiniere, che lo avevano fermato ubriaco per strada a Varese.  Il procuratore di Varese facente funzione e i difensori degli imputati avevano chiesto invece il proscioglimento da tutte le accuse. ''Prendiamo atto di questa decisione che non ci aspettavamo", ha spiegato uno dei difensori degli imputati l'avvocato Luca Marsico, "ora affronteremo il processo a testa alta''.