Giovedì 18 Aprile 2024

Grecia, dubbi e paure dei turisti italiani

Gli uffici del Codacons continuano a ricevere richieste di chiarimenti sulla situazione in Grecia. Non dovrebbero esserci particolari disagi, a parte che si consiglia di portare i contanti sufficienti per il periodo di villeggiatura, visto che i bancomat sono in tilt. Se poi qualcuno volesse rinunciare alla vacanza ha diritto di ottenere il rimborso di quanto pagato senza alcuna penale: quando si verificano eventi successivi alla stipula del contratto di viaggio che incidono negativamente sulla sicurezza del soggiorno, questi si estingue

Santorini

Santorini

Roma, 7 luglio 2015  - La crisi della Grecia sta creando grande confusione sul fronte delle vacanze estive. Il Codacons sta ricevendo negli ultimi giorni numerose richieste d'aiuto presso i propri uffici, da parte di cittadini italiani che hanno acquistato viaggi e pacchetti per le prossime settimane con destinazione Grecia, preoccupati per una eventuale uscita dall'euro del paese e per le conseguenze del referendum.

"E' necessario fare chiarezza ed evitare inutili allarmismi - spiega l'associazione - La situazione attuale del paese non è tale da mettere a repentaglio viaggi e vacanze. Per evitare disagi durante la permanenza in territorio greco, è sufficiente qualche piccola accortezza: meglio portare con se soldi contanti sufficienti a coprire le spese del soggiorno, anche se per i cittadini stranieri non esiste alcun limite ai prelievi presso gli sportelli bancomat". 

Anche nel caso di una possibile uscita della Grecia dall'euro, ciò non comporterà l'interruzione dei collegamenti aerei o marittimi, né la sospensione dei servizi turistici in loco; prima della partenza, però, sarà utile verificare la regolarità dei servizi presso gli scali. Il passaporto può risultare necessario solo per vacanze di lunghi periodi.

"Nonostante ciò, i cittadini italiani che a seguito della situazione determinatasi in Grecia decidano di disdire i pacchetti vacanza precedentemente acquistati, hanno diritto ad ottenere il rimborso di quanto pagato senza alcuna penale - afferma il Codacons -. Questo perché, come ha stabilito la Corte di Cassazione, quando si verificano eventi successivi alla stipula del contratto di viaggio che incidono negativamente sulla sicurezza del soggiorno e, quindi, sulla 'finalità turistica', il contratto si estingue per sopravvenuta irrealizzabilità della causa concreta dello stesso. 

In sostanza, se il turista non si sente più sicuro nel recarsi in un determinato luogo, viene meno lo scopo di piacere della vacanza". Per tale motivo il Codacons invita agenzie di viaggio e tour operator "a venire incontro alle esigenze di quei cittadini che dovessero decidere di cambiare destinazione, offrendo mete alternative senza alcuna penale a loro carico".