Giovedì 18 Aprile 2024

Grecia, i "ricatti" contro la "sicurezza". La campagna per il referendum si gioca sulle parole

Da "no a ricatti e alla paura" a "sì alla Grecia, sì all'euro". Sono questi alcuni degli slogan della campagna elettorale per il referendum in Grecia, chiamata a votare sull'accordo con l'Europa. E in Italia, anche Sel pubblica un video a sostegno del no

Un anziano greco davanti ai manifesti della campagna elettorale (Ansa)

Un anziano greco davanti ai manifesti della campagna elettorale (Ansa)

Atene, 4 luglio 2015 - Da "no a ricatti e alla paura" a "sì alla Grecia, sì all'euro". Sono questi alcuni degli slogan della campagna elettorale per il referendum in Grecia, chiamata a votare sull'accordo con l'Europa. 

DALLA PARTE DEL NO - Lo slogan del grande raduno del No di ieri - che campeggiava sul manifesto accanto al podio di Alexis Tsipras, era "5 luglio: scriviamo la storia". Ma il premier ha usato ripetutamente parole-simbolo: "Dignità" del popolo greco, "ricatti" (ripetendo che il No è "ai ricatti dei creditori"). Il ministro delle finanze, Yanis Varoufakis, ha invece usato un'espressione forte come "terrorismo" (oggi nell'intervista al Mundo), parlando dell'atteggiamento di chi vuole spingere i greci a votare Sì usando la "paura" (altra parola chiave del fronte del No, "No alla paura" è stato uno dei mantra).

DALLA PARTE DEL SI' - Più semplice il messaggio del fronte del Sì, che sulle sua bandierine ha scritto "Sì alla Grecia, Sì all'euro", mentre negli spot ha martellato sulle "bugie" del premier, che a loro dire si è rimangiato molti impegni. Ed "euro", senza alcun dubbio, è stata la parola più pronunciata in questo scontro pre-voto. Altre parole diventate ossessive in questi giorni, in particolare sulle tv sono state "Atm" (bancomat), "Pensionati". Emittenti che hanno al solito drammatizzato, parlando ad esempio di "Grecia ora zero" e "Ore decisive per la Grecia" come chiave delle loro dirette infinite. 

I quotidiano greci, che hanno anticipato a oggi le loro edizioni domenicali usano anche loro le parole chiave del dibattito: "Sì all'Europa, alla democrazia e alla sicurezza" (Kathimerini); "I greci scelgono l'Europa - La decisione più importante del dopoguerra" (Ethnos); "Il No ultima speranza" (Paron); mentre Efimerida Ton Syntakton sceglie un'altra strada: "Mi ricordo cinque anni di memorandum senza speranza e senza prospettiva" (sottintendendo il sostegno al No). Naturalmente non vanno dimenticati alcuni tag di twitter diventati ormai classici, come #greferendum, #grexit, #nai e #oxi

IN ITALIA - Anche in casa nostra la Grecia e il suo referendum sono diventati argomento di discussione politica, registrando endorsement trasversali. "Per la Grecia. Per l'Europa" è ad esempio il titolo del video curato da giovani volontari di Sel esperti di comunicazione a sostegno della campagna di solidarietà alla Grecia "Oxigeno" e al referendum del 5 luglio 2015 promosso dal governo di Alexis Tsipras. Lo rende noto un comunicato del partito. "Una parodia dei video istituzionali a cui siamo abituati nelle settimane precedenti alle elezioni italiane in cui si spiega agli elettori su cosa si è chiamati al voto al referendum in Grecia, quale la posta in gioco, quale la sfida di Alexis Tsipras lanciata ai burocrati di Bruxelles. Il video da poche ore è in circolazione sul web, sui social.