Martedì 16 Aprile 2024

Juncker a Tsipras: "Escluso cancellare il debito, rispettiamo voto ma Grecia rispetti l'Europa"

Il presidente della Commissione Ue: "Se l'Ue rispetta il suffragio universale, la Grecia deve rispettare gli altri". Schulz: "Tsipras sa che deve accettare un compromesso"

Jean-Claude Juncker (Afp)

European Commission President Jean-Claude Juncker arrives to attend a Eurogroup finance ministers meeting at the European Council in Brussels, on January 26, 2015.

Atene, 29 gennaio 2015 - "Cancellare il debito della Grecia è escluso. Gli altri Paesi della zona euro non lo accetterebbero". Parola di Jean-Claude Juncker. In un'intervista al quotidiano francese Le Figaro, il presidente della Commissione europea dice che se l'Ue "rispetta il suffragio universale, la Grecia deve rispettare gli altri, le opinioni pubbliche e i parlamentari del resto dell'Europa". Il monito arriva il giorno dopo la prima riunione del governo di Atene in cui Alexis Tsipras ha teso la mano all'Ue: "Non andremo a una rottura distruttiva per entrambi", aveva detto il neopremier greco. 

Juncker insiste: "Dire che un mondo nuovo ha visto la luce dopo lo scrutinio di domenica (in Grecia, ndr.) non è vero". E risponde che "accordi sono possibili, ma non cambieranno fondamentalmente ciò che è già messo in atto". Tsipras "invii rapidamente la lista delle sue richieste" a Bruxelles.

A dare voce all'Europa non è solo il presidente della Commissione Ue. Anche il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, in vista dell'incontro di oggi ad Atene, confessa alla Bild: "Tsipras sa che deve arrivare a un compromesso. E che non può realizzare tutto quello che ha promesso nello zelo della campagna elettorale. Sono curioso di ascoltare quali saranno le sue proposte finanziarie". Schulz esclude sia un'uscita di Atene dall'euro - "è fuori discussione" - sia un taglio del debito. "Sicuramente parlerò con Tsipras senza mezzi termini - ha aggiunto - Per un taglio del debito nell'eurozona non c'è la maggioranza. Lo esorterò a riscuotere finalmente le tasse dai miliardari che hanno portato i loro soldi all'estero: questo è fattibile nel breve periodo. Ed è chiaramente più praticabile di un taglio del debito". Se il neopremier greco non farà altre proposte, secondo Schulz, "avrà lui un problema".