Lunedì 22 Aprile 2024

Unioni civili, Grillo: "Libertà di coscienza su adozioni gay"

Caos nel M5S dopo il post di Beppe Grillo. Base in rivolta: su Twitter vola l'hashtag #dietrofrontM5S. Brindano Alfano e Lorenzin

Beppe Grillo (Ansa)

Beppe Grillo (Ansa)

Roma, 6 febbraio 2016 - "Libertà di coscienza sulla stepchild adoption". Sono bastate poche parole, scritte da Beppe Grillo sul blog, per scatenare il caos. Nel Movimento 5 Stelle, of course. Tant’è che la base, attivissima sui social network, ha cominciato a twittare e postare tutta la propria rabbia. "Siete dei traditori, non vi votiamo più". "Vergogna". "Mi fate pena". "Democristiani". L’hashtag su Twitter è di quelli eloquenti: #dietrofrontM5S. 

La decisione (dei vertici, Grillo e Casaleggio, ha detto l’ex capogruppo Vito Crimi) parte dalla polemica sulle cosiddetta fronda dei  senatori cattolici pentastellati.  Da qui, il post sul blog di Grillo per evitare nuove fibrillazioni al momento del voto. Ma  dietro alla giravolta c’è in palio molto di più: il ddl Cirinnà. Se l’unica certezza (o quasi) per il Pd era l’asse coi grillini per far passare il ddl e soprattutto l’articolo 5 sulle adozioni gay, è bastato un post per mettere tutto in discussione. Il Pd, infatti, al Senato sull’articolo 5 rischia di andare sotto. Mettici oltre una trentina di senatori catto-dem contrari (ma il fronte si arrischisce anche di qualche laico, ndr), i grillini che, in nome della libertà di coscienza, voteranno contro, e, ovviamente, Ncd da sempre contrario alla stepchild, per mettere a rischio il ddl Cirinnà. Aggiungiamoci anche il probabile voto segreto sui singoli emendamenti che il disastro è compiuto.  

Non è un caso che, non appena è comparsa la dichiarazione del leader pentastellato, Alfano e Lorenzin si siano messi a brindare. 

"Grazie a Grillo può saltare il ddl", ha esultato il ministro dell’Interno. "Il cambio di linea del M5S è la nostra vittoria", gli ha fatto eco la titolare della Sanità, terrorizzata che si possa arrivare all’utero in affitto, definito "ultraprostituzione".

Insomma, la partita si è riaperta. Con due certezze: un bel gol a favore dei centristi, l’inaffidabilità del Movimento 5 Stelle (con l’aggravante del voto segreto).