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PER TANTI genitori le vacanze sono il momento più indicato per restituire ai figli il tempo ‘rubato’ loro da lavoro e stress durante l’inverno. E la villeggiatura non ha controindicazioni neppure per le famiglie con bimbi piccolissimi. «Le vacanze sono un momento importante per la famiglia — spiega Daniela Pasini, pediatra di libera scelta dell’Ausl —. Si può stare finalmente insieme senza le distrazioni del lavoro e per i genitori è un ottimo modo per conoscere meglio il loro bambino. Quindi niente apprensioni: basta qualche qualche accortezza, come rispettare i ritmi dei più piccoli».

POCO importano allora luogo e tipo di vacanza. «I genitori — dice la pediatra — devono soprattutto seguire i loro desideri. Mare o montagna, lago o città, l’importante è attrezzarsi adeguatamente. Anche le mete estere vanno bene, facendo però più attenzione alla profilassi. Alla tipica domanda se è meglio il mare o la montagna, non c’è una risposta precisa: si consiglia la montagna alle famiglie con bambini che soffrono di asma. Sopra i 1000 metri l’acaro della polvere non sopravvive. E non ci sono problemi per le passeggiate tra i sentieri purché non si raggiungano altissime quote». Il mare invece, secondo la pediatra è opportuno per i piccoli che hanno la dermatite atopica perché il sole aiuta a ridurre questo fenomeno. «I bimbi al mare possono essere tenuti al sole fino alle 10 del mattino e nel pomeriggio dalle 16 in poi. Bisogna sempre ricordarsi di portare una crema protettiva con un fattore di protezione di almeno 40 e di coprire sempre la testa con un cappellino. Non ci si deve preoccupare se la sabbia viene messa in bocca o rimane sulla pelle: non provoca irritazioni e con un po’ d’acqua va via».
La vacanza dovrebbe durare almeno una decina di giorni perché in questo modo il bambino ha la possibilità di abituarsi al luogo. «Nel caso in cui il viaggio per raggiungere la meta sia lungo — osserva Daniela Pasini —, rimanere pochi giorni e ripartire subito non aiuta il piccolo, e di conseguenza i genitori, a godersi il periodo di relax».

MA PRIMA di partire ci sono i bagagli e della valigetta dei farmaci. «E’ certamente importante scegliere il giusto abbigliamento — avverte la pediatra — ma anche per i bambini è sufficiente usare lo stesso buon senso che guida noi adulti a preparare la valigia. A volte si esagera: ad esempio al mare si vedono bambini troppo coperti. E lo stesso discorso vale per la scorta delle medicine. E’ sufficiente avere con sé qualche farmaco come paracetamolo, antipiretici o fermenti lattici e in caso di malessere consultare il proprio pediatra o il medico presente nella località turistica».
E i mezzi di trasporto? La sicurezza in viaggio? «Non ci sono controindicazioni particolari per alcun mezzo — risponde la pediatra — ma devono essere tenuti comportamenti corretti. In auto o in camper, dobbiamo assolutamente utilizzare il seggiolino omologato e idoneo all’età del bambino e tenere sempre allacciate le cinture mentre si viaggia. Se il piccolo piange, non bisogna cedere alla tentazione di prenderlo in braccio perché è davvero molto pericoloso. Per distrarre il bambino dobbiamo organizzarci tenendo in auto giochi e libri. E vanno programmate soste ogni 2-3 ore».