Alberghetti, Alaia esce di scena: "Mi hanno pugnalato alle spalle"

Il dirigente lascia l’istituto: "Un sabotaggio"

Imola (Bologna), Armando Salvatore Alaia (Foto Isolapress)

Imola (Bologna), Armando Salvatore Alaia (Foto Isolapress)

Imola (Bologna), 9 agosto 2014 - Li chiama «piccoli sabotaggi in ambienti locali», ma forse tanto piccoli non sono: «Mi hanno dato quel coraggio necessario per andare via». Esce di scena così, «amareggiato per il comportamento del sindaco», il preside Armando Salvatore Alaia, dirigente negli ultimi tre anni delle scuole superiori Alberghetti (liceo, tecnico e professionale).

«A marzo, fatti i calcoli, potevo andare in pensione — spiega —. Qualche annetto in più in servizio lo avrei anche fatto, ma poi correvo il rischio che in futuro mi fosse decurtata la pensione. Di questi tempi... ». Fin qui la logica numerica del preside diventato dirigente di ruolo 21 anni fa, ma che già nel 1984 guidava l’istituto d’arte di Ancona. Poi, l’impulsività del cuore.

«Non me la sono sentita di rischiare uno stipendio più basso — racconta —, in più con i piccoli sabotaggi in ambiente locale mi sono detto: chi me lo fa fare? Io la domanda per la pensione l’avevo già fatta da mesi».

Il casus belli che ha mandato su tutte le furie Alaia riguarda una lettera, scritta dai componenti del tavolo circondariale dell’economia e inviata al sindaco, ma che poi è arrivata dritta sul tavolo dell’Ufficio scolastico regionale. Insomma sul tavolo del datore di lavoro dello stesso Alaia. «Quando sono arrivato all’Alberghetti, rifiutando il Copernico di Bologna solo perché abito a Imola da 31 anni, ho subito istituito un comitato scientifico composto dalla scuola e dagli imprenditori locali — racconta —. Il suo esito, però, non è stato affatto positivo e si è rivelato un boomerang. Io convocavo gli imprenditori per dare una mano al territorio e loro mi hanno pugnalato alle spalle».

Secondo il dirigente i manager al tavolo «esprimevano pareri sui docenti, indicavano i nomi di chi sarebbe stato da licenziare, parlando delle esperienze dei propri figli. Sapevo — continua — di non stare simpatico a qualcuno fin dall’inizio, poi un giorno, convocato dal mio direttore generale dell’Usr, vengo a sapere che avevano scritto al sindaco una lettera contro di me. Allora tenetevela la vostra scuola, ma con me abbiamo avuto 77 iscritti nel plesso di viale Dante e 41 al tecnico». È un ciclone l’ex preside e ne ha soprattutto per il primo cittadino. «Il sindaco mi aveva dato un appuntamento per il 17, poi l’ha spostato al 21 — spiega Alaia —. Io però gli appuntamenti non li rinvio, meglio non aspirare ad altre cariche se non si sanno rispettare gli appuntamenti presi».

«Il compito del sindaco — replica Daniele Manca — è palesare al direttore competente il problema quando si riceve una lettera dal tavolo dell’economia che non era affatto un attacco personale ad Alaia. Si trattava di interessarlo per cercare una soluzione alta e qualificata per una scuola che o si apre alla città, alle sue esigenze nella meccanica e nella meccatronica, o rischia di perdere competitività». Intanto un dato è certo: dall’1 settembre l’Alberghetti avrà un nuovo dirigente o reggente che sia.