Alluvione, danni per 200mila euro. Ma il conto è destinato a salire

Il sopralluogo della commissione ambiente sul Santerno

I lavori sul fiume Santerno (foto Isolapress)

I lavori sul fiume Santerno (foto Isolapress)

Imola, 17 ottobre 2014 -Sono oltre 200mila – ma la cifra è destinata a crescere – gli euro già stanziati da Regione e Comune per far fronte ai danni causati dall’alluvione che il 20 settembre scorso ha messo in ginocchio il territorio imolese. Ai quasi 80mila euro partiti da Bologna e in arrivo in città per saldare i conti delle prime operazioni (abbattimento alberi, pulizia fango e smaltimento) si sommano infatti i 25mila richiesti dall’amministrazione (e per i quali è stata appena assicurata copertura dal Servizio di protezione civile regionale) per affrontare smottamenti e danni alle rive del fiume Santerno. Ma anche il Comune ci metterà del suo, prelevando circa 100mila euro dal fondo di riserva. Una somma che però, fanno capire dall’ente di piazza Matteotti, potrebbe lievitare ulteriormente nel corso delle prossime settimane, portando così il costo totale degli interventi a quota 300mila euro. Restano infatti ancora da individuare quanti (e quali) altri alberi abbattere ma, soprattutto, c’è ancora incertezza relativa alla pratica della piscina comunale. Nei giorni immediatamente successivi all’alluvione, in via Oriani i danni erano stati quantificati dai tecnici dell’amministrazione in circa 136 mila euro. E non è ancora chiaro quanti ne metterà, in questo caso, l’assicurazione. 

Sempre in tema di impianti sportivi, e di coperture derivanti dalle polizze, da ricordare gli oltre 300mila euro di danni già stimati da Formula Imola per l’Autodromo. Qui l’acqua che è entrata nella Clinica mobile e nei pozzetti che ospitano gli allacciamenti delle utenze del paddock 2, rendendo inoltre inutilizzabile buona parte degli attrezzi custoditi nel magazzino dell’Enzo e Dino Ferrari. Allargando lo sguardo alla Vallata, lo scenario si fa ancora più drammatico. Non a caso, il Comune di Imola è pronto a fare un passo indietro, nella richiesta di ulteriori fondi, pur di agevolare nella caccia ai fondi gli altri territori. Primo tra tutti quello di Casalfiumanese, dove la piena del Santerno ha spazzato via il ponte Bailey, a Macerato, e distrutto buona parte della vicina passerella in muratura. Solo per questa, secondo i calcoli dell’amministrazione, bisogna mettere in conto una cifra vicina agli 800mila euro, ai quali vanno poi aggiunti i 100mila necessari per la messa in sicurezza del fiume, la pulizia degli argini dal legname e la realizzazione della strada alternativa che collega l’abitato alla Maddalena. Il tutto senza contare le fatture presentate dalla ditta incaricata di tagliare gli alberi a rischio.