Previsti altri 113 profughi, ma Imola dice ancora no

Il vicesindaco: «C’è carenza di spazi e di risorse»

I primi profughi arrivati ad aprile dal Mali al Piratello

I primi profughi arrivati ad aprile dal Mali al Piratello

Imola, 1 ottobre 2014 - TROVARE SUBITO altri 113 posti per i profughi. È la richiesta che, la settimana scorsa, il prefetto di Bologna Ennio Mario Sodano ha inviato al territorio del circondario imolese, ma non solo, incrementando di circa il doppio il precedente tetto fissato per l'accoglienza di migranti dall'Africa. Ma la risposta di Imola e degli altri Comuni del circondario sembra essere la stessa: «Non abbiamo strutture adatte».

In una lettera inviata dalla prefettura ai sette distretti individuati in provincia per la gestione dell'operazione Mare nostrum, Sodano fa esplicito riferimento alle direttive del ministero dell'Interno che, a fronte di nuovi sbarchi, chiede al Bolognese di individuare altri 521 posti letto. Per l'Imolese, però, la situazione è drammatica. Attualmente sono accolti 12 profughi tra uomini e donne nella struttura Caritas al Piratello e nell'appartamento gestito dall'associazione Trama di terre. Un numero di suo molto inferiore rispetto ai 62 posti richiesti solo poche settimane fa dalla stessa prefettura e che ora eleva la necessità a 125: all'appello mancano quindi 113 posti.

In Emilia-Romagna, dal 20 luglio, sarebbero transitati per Bologna 1.212 migranti molti dei quali allontanatosi volontariamente ma 264 sono ancora in attesa di essere accolti nei territori delle diverse province. Che fare allora?«Purtroppo la nostra risposta rimane la stessa di qualche settimana fa – commenta il vicesindaco di Imola Roberto Visani, che per il circondario sta seguendo l'emergenza -. Non abbiamo strutture idonee ad accogliere numeri così grandi di stranieri. L'unica poteva essere 'La Pascola', dove è in corso di dismissione la struttura psichiatrica, ma l'immobile è dell'Ausl che incassa un affitto annuo di 20mila euro. Nessuna associazione è in grado di farsi carico di quell'onore con un rimborso di 30 euro al giorno per migrante che comprende vitto, alloggio e spese di prima necessità». Non va meglio anche nel resto della provincia, dove il 'ritocco' verso l'alto dei posti letto richiesti fatica a trovare copertura. A Bologna mancano 246 posti da aggiungere ai 117 attualmente occupati, a Casalecchio sono ospitati 74 stranieri ma servono altri 30 posti per raggiungere quota 104. Nel distretto Pianura Est è caccia aperta a 21 posti (oggi ce ne sono 20 e bisogna arrivare a 41), mentre nella Pianura Ovest gli 8 attuali devono essere portati a 24. A Porretta vengono richiesti 54 posti, mentre a San Lazzaro di elevare gli attuali 31 di altri 41 per arrivare a 72.