Profughi in arrivo, l’Ausl: “Rigidi controlli sanitari“

Ma Bignami (FI) attacca: “Protocolli poco chiari“

Profughi

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Imola, 25 ottobre 2014 - Arriveranno domani, come annunciato dalla Prefettura. Altri 30 migranti accolti nel Paese con l’operazione Mare nostrum. Andranno alla Pascola, la ex struttura psichiatrica dell’Ausl in via Bergullo, mentre una dozzina, da aprile, sono ospiti all’ostello della Caritas al Piratello e nell’appartamento di Trama di terre. Ma quest’ultimo invio di migranti dal Cie di Bologna solleva non poche perplessità, anche a livello sanitario. Quali controlli sono stati eseguiti su quei migranti che hanno affrontato un viaggio di mesi attraverso un continente intero, oggi piegato dall’Ebola?

«Siamo di fronte a una scelta imposta al territorio, si parla sempre di tagli ma se i soldi sono finiti, sono finiti per tutti commenta Galeazzo Bignami, candidato al consiglio regionale di Forza Italia. Preoccupa però quello che l’Ausl di Bologna, a fine agosto, metteva nero su bianco in una circolare interna». Il riferimento del candidato è alle indicazioni per l’intervento sanitario sui migranti dell’operazione Mare nostrum del 26 agosto. «Tutti i migranti verranno sottoposti a visita medica entro 48 ore dall’arrivo, a disinfestazione per ectoparassitosi e a screening radiologico per malattia tubercolare», scrive l’Ausl di Bologna riferendosi al centro di prima accoglienza di via Mattei.

«Dato che i migranti non hanno beneficiato di alcun filtro sanitario se non occasionalmente a bordo delle navi che li recuperano nell’ambito della operazione Mare nostrum continua, è necessario identificare al loro arrivo eventuali pazienti con condizioni cliniche che ne indichino l’invio al pronto soccorso». «Si commenta da sè continua Bignami. La circolare ricorda agli operatori che i migranti non sono stati sottoposti a filtri sanitari. Ma è grave anche quello che non c’è scritto in quella circolare, ossia le misure di contenimento delle persone positive ai controlli».

All’Ausl di Imola, venerdì, è stato sottoscritto il contratto d’affitto tra l’azienda sanitaria proprietaria della Pascola e il Solco, la coop sociale che per un mese (fino all’individuazione del gestore definitivo) si occuperà dei 30 profughi. In quella sede l’Ausl ha concordato anche i piani di controllo medico. Come fu fatto anche alla Caritas e a Trama, domani un’equipe operativa dell’Igiene pubblica visiterà nella struttura i 30 stranieri, controllando come prima cosa la cartella’ degli esami già effettuati al Cie. Come conferma l’Ausl, ciò che non è stato fatto a Bologna verrà eseguito a Imola, comprese le vaccinazioni per la poliomielite, il tetano e la difterite. Per la tubercolosi, verranno eseguiti il test di Mantoux e il quantiferon, oltre al completamento dei cicli antiparassitari. Particolare attenzione verrà posta nella sorveglianza sintomatologica e agli stranieri verrà rilasciato il tesserino Stp (straniero temporaneamente presente) che consentirà loro di scegliere un medico di base.