La cronica incompatibilità tra Artuso e la sua équipe

I retroscena sull’arrivo di Pinna a Chirurgia li. go.

Stefano Artuso

Stefano Artuso

Imola, 18 luglio 2014 - COME leggere la nuova rivoluzione nella già riorganizzata Chirurgia? Viene da pensare al nodo di sempre: l’ormai cronica incompatibilità fra il primario Stefano Artuso e una parte della sua equipe, quella più anziana ed esperta. Ed ecco la soluzione (o il tentativo) del problema relazionale: la Chirurgia generale sarà affidata ad Antonio Daniele Pinna, primario al Sant’Orsola e luminare dei trapianti, e Artuso sarà dirottato al Day surgery di Castel San Pietro Terme, a capo del programma che si occupa dei piccoli interventi (varici, ernie, colicisti, proctologia).

Proprio quello affidato finora a Romano Linguerri noto, prima che come politico ‘civico’, come valido chirurgo in aperto contrasto con Artuso. Il nuovo corso dovrebbe decollare il 4 agosto, dopo il perfezionamento della convenzione con l’Università per l’incarico a Pinna, ed è ipotizzabile che a quel punto Linguerri torni a Imola, nell’equipe di Chirurgia generale non più guidata da Artuso. Le convenzioni con il Policlinico bolognese non sono una novità per l’Ausl di viale Amendola: dal datato e superato contratto con Raffaele Bugiardini (Cardiologia) a quelli in essere con Giancarlo Caletti (Gastroenterologia) e Roberto Motta (Laboratorio). Ma l’operazione Chirurgia ha risvolti singolari. L’Unità operativa dell’ospedale di Imola perde il suo status di ‘complessa’ e diventa ‘semplice’ con un’organizzazione interaziendale in capo a Pinna primario anche al Sant’Orsola; mentre a fregiarsi dell’organizzazione di Unità operativa complessa, vale a dire con un proprio primario, sarà il settore del Day surgery castellano affidato ad Artuso che mantiene il suo grado. E non è finita.

LA RIORGANIZZAZIONE decisa a marzo ha istituito all’ospedale di Castel San Pietro il Day surgery polispecialistico come struttura semplice, con un responsabile già nominato — l’anestesista Igor Bacchilega — e con la direzione in capo al Dea (Tiziano Lenzi) e al dipartimento Chirurgico (Guglielmo Vicenzi). Ma — altro aspetto singolare — all’interno della struttura semplice c’è un’isola, quella di Artuso, con tanto di primario. Chi avrà l’ultima parola?Non riserva invece rompicapi la Chirurgia senologica, l’altro comparto della riorganizzazione partita in primavera. Ha un responsabile: Paolo Antonino Riccio. E, slegata dalla Chirurgia generale, fa capo al dipartimento diretto da Vicenzi.

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