Ausl, Visani stoppa la maggioranza. "No alle battaglie sui primariati"

Il vicesindaco: "Puntiamo sul mantenimento dei servizi". "Ortopedia avrà la sua guida. Per Oculistica non è lo stesso"

Imola: Roberto Visani, vicesindaco e assessore alla Sanità (Foto Isolapress)

Imola: Roberto Visani, vicesindaco e assessore alla Sanità (Foto Isolapress)

Imola (Bologna), 29 giugno 2016 - Ci sono reparti e reparti. E al Santa Maria della Scaletta «una battaglia per conservare tutti i primariati non la condivido». Arrivano come un fulmine a ciel sereno le parole del vicesindaco e assessore alla Sanità, Roberto Visani. Giungono infatti a pochi giorni dal Consiglio comunale nel quale la maggioranza (Pd, Imola migliore-Sel, Fornace viva) presenterà un documento che impegna sindaco e giunta alla «conservazione di tutti i primariati». Un ordine del giorno sottoscritto anche dal consigliere-chirurgo all’ospedale di Imola, Romano Linguerri (Fv), secondo cui «la presenza del primario è fondamentale per costruire le reti cliniche e l’integrazione con l’area metropolitana».

Non la pensa evidentemente così l’assessore alla Sanità, pure lui sostenitore dello sviluppo delle reti cliniche: «A Imola ci sono alcuni reparti fondamentali grazie ai quali abbiamo un ospedale di primo livello. Penso al Pronto soccorso, alla Radiologia, alla Chirurgia, all’Ortopedia. Ma una battaglia per conservare tutti i primariati non la condivido. Linguerri si metta il cuore in pace – affonda Visani –. Piuttosto facciamola sul mantenimento dei servizi».

E aggiunge: «È chiaro che il primario di Ortopedia non può non essere nominato, anche perché abbiamo un Pronto soccorso dedicato ai problemi ortopedici, ma non è la stessa cosa per l’Oculistica nonostante abbia raggiunto un notevole livello». E’ noto infatti che il direttore Paolo Bonci ha annunciato le dimissioni proprio nei giorni scorsi.

Poi Visani butta acqua sul fuoco: «Da undici anni sono assessore alla Sanità e da undici anni sento dire che l’Ausl di Imola sta per chiudere». Il tepore è legato alle ansie sempre più crescenti sul futuro dell’azienda sanitaria sul Santerno. Stavolta, infatti, a stretto giro sono arrivate due bordate non da poco: l’inaspettato addio del primario di Oculistica e l’apertura della Regione (ente competente) all’ipotesi di una fusione tra Bologna e Imola. Che qualcosa si stia muovendo è un dato di fatto. Intanto ieri il sindaco di Bologna Virginio Merola ha nominato la giunta, e Luca Nizzo Nervo è il nuovo assessore a Welfare e Sanità.

E ora che la squadra è operativa «si proceda al più presto con l’unificazione della Conferenza territoriale socio- sanitaria», è l’auspicio di Visani. Che continua a essere ottimista: «Benché se ne dica, non ho ancora sentito da nessun assessore regionale parole di chiarezza, tantomeno esiste un atto che dice che l’Ausl di Imola si scioglie a favore di Bologna. Ci sono solo documenti che auspicano l’unificazione dei luoghi della programmazione. E’ su questo che Imola non deve restare indietro».