Imola torna a ruggire: “Ridateci la Formula 1”

La sfida a Monza: “L’alternanza ora è possibile”

L'autodromo di Imola (Foto Isolapress)

L'autodromo di Imola (Foto Isolapress)

Imola (Bologna), 29 ottobre 2014 - «Se il Governo è disposto a mettere anche solo un euro sugli Autodromi, Imola deve essere della partita. Se c’è l’intenzione di mantenere in Italia i grandi eventi, i cui contratti sono tutti in scadenza, come la Formula uno e la MotoGp, noi abbiamo tutte le omologazioni e siamo più competitivi».

Non ha l’aria di una boutade quella del sindaco di Imola, Daniele Manca che prima accenna e poi chiarisce il suo progetto per il circuito del glorioso Gran premio di San Marino, gestito dalla società Formula Imola. L’Enzo e Dino Ferrari ha fame grandi eventi e di riprendersi ciò che un tempo era suo, come la Formula uno, cancellata dopo l’edizione 2006.

All’epoca il circuito imolese era gestito dalla Sagis, poi fallita lasciando anche un debito nei confronti di Bernie Ecclestone, solo per l’ultimo Gran premio, di circa 8 milioni di euro. «Germania e Francia spiega si stanno interrogando su come mantenere certe competizioni. In altri Stati ci sono già interventi pubblici a sostegno di eventi che costano anche 15 milioni di euro. I tempi sono maturi per pensare a delle alternanze».

Il riferimento è alla discussa riconferma delle monoposto a Monza dove, con un contratto in scadenza nel 2016, si sta lavorando per strappare’ un impegno fino al 2020. Ma la trattativa, in Lombardia, va avanti in uno scenario caratterizzato, da un lato dalle vicende giudiziarie sulle passate gestioni economiche dell’Autodromo e dall’altro dalle attuali difficoltà di bilancio. La Regione aveva lanciato segnali di apertura a un suo ingresso nella gestione, mentre a Imola la storia dell’Autodromo a gestione o maggioranza privata è già incappata in due fallimenti.

Oggi il controllo di Formula Imola è quasi interamente pubblico (85%), tramite il consorzio Con.Ami che nell’Imolese e nel Faentino gestisce le reti idriche, ma per ospitare la Formula Uno servirebbe un contributo extra di 5 milioni di euro. «Ritorno al futuro’, il master plan progettato per l’Autodromo continua il sindaco Manca dovrà finire subito sui banchi del Governo. E’ esaurita la visione nostalgica dell’Autodromo fatta di società che non reggevano. Abbiamo individuato con coerenza e chiarezza le persone e il progetto. Ora tocca a noi trovare punti di connessione per renderlo sostenibile».

Raggiunto l’equilibrio gestionale di Formula Imola, che ha chiuso il 2013 con un attivo di 30mila euro, «faremo il primo Autodromo d’Italia aperto al futuro» afferma Manca. «Presto ci si renderà conto che nessuno può fare a meno di Imola». Suggestioni, forse, ma che si stanno confrontando già su un primo banco di prova con la mostra di reliquie di Papa Giovanni Paolo II nel museo dell’Autodromo. Quindi eventi motoristici da un lato (Superbike già confermata per il 2015) ma anche spazi spendibili per mostre nazionali, gallerie commerciali e un palco permanente per grandi concerti, di prossima realizzazione, in grado di accogliere ancora eventi come l’Heineken Jammin Festival.