I nuovi autovelox dividono gli imolesi. "Una truffa". "No, utili"

Le apparecchiature potrebbero essere installate sull’asse attrezzato, tra via Lughese e Lasie e a Sasso Morelli

Vigili urbani nei pressi di un autovelox (foto Bove)

Vigili urbani nei pressi di un autovelox (foto Bove)

Imola (Bologna), 10 giugno 2016 – Asse attrezzato, incrocio tra Lughese e Lasie, Sasso Morelli. Sono questi i tre punti individuati come ‘critici’ dallo studio di fattibilità relativo all’installazione di nuove postazioni autovelox e portato a termine da Area Blu. Tre sono i dispositivi di misurazione previsti: dissuasori mobili (il cui corretto funzionamento dovrà essere monitorato dagli agenti), inseriti all’interno di box fissi e messi ai bordi della strada. A seguito della valutazione dei dati raccolti, sarà il comandante della Municipale, in accordo con l’assessorato competente, a decidere se, quando e in quali precise modalità verranno installati i dispositivi.

L’eccesso di velocità degli automobilisti, per essere placato, sembra necessitare della presenza di tali strumenti, ma chi frequenta quelle strade quasi ogni giorno e a breve ‘rischierà più multe’, cosa ne pensa di questo incremento dei controlli? Andrea Masi, imolese, pensa che mettere un autovelox sull’asse attrezzato sia una scelta molto giusta: «Immettersi in quella strada è pericolosissimo, il limite di velocità previsto è di 60 km/h, ma è evidente che la maggior parte degli automobilisti non lo rispetta».

Conosce molto bene questa strada anche Matteo Ronchini, che abita a Fontanelice, e percorre l’asse attrezzato ogni giorno per andare a lavoro: «Per il posizionamento di un autovelox ritengo che si debba almeno modificare il limite a 70 km/h». Convinta che le persone «dovrebbero andare più piano» è anche Sonia Rinaldo: «Non sarei certo contenta di ricevere una multa per eccesso di velocità, ma sanzionare per evitare incidenti e garantire il rispetto dei limiti è ormai diventata un’esigenza, un’imposizione necessaria».

L’inserimento di nuovi dispositivi autovelox è, invece, «una truffa legalizzata» per Enzo Bianchi: «Sono dell’idea che il Comune stia esagerando: questa è solo una scusa per fare cassa. La maggior parte dei dispositivi non sono correttamente omologati, sarebbe molto più sensato aumentare i controlli dei vigili». Anche Mirko Lanzoni non è per niente d’accordo con questa novità: «Non lo trovo assolutamente necessario, anzi, è un altro modo per mettere le mani in tasca ai cittadini, in un momento in cui i soldi sono pochi».

A passare spesso da Sasso Morelli è Matteo Costa, che da Sesto Imolese si reca a Imola ogni giorno: «Noto spesso che in quella strada c’è un diffuso eccesso di velocità, ma credo che, prima di installare un autovelox, sarebbe meglio dare priorità alla manutenzione e alla messa in sicurezza del manto stradale, ora in pessime condizioni». Conosce bene la Lughese, invece, Mattia Tondini, che da Mordano la percorre spesso: «Non penso che sia molto sensato e utile mettere un autovelox in prossimità dell’incrocio con via Lasie». Da Mordano, percorre le strade di Imola anche Marino Drei: «Conosco quelle zone e presentano alcune criticità, se a queste si aggiunge l’eccesso di velocità degli automobilisti, possono diventare pericolose. Ritengo che l’autovelox sia una soluzione e un deterrente importante: il rispetto dei limiti è un beneficio per tutti».