Imola, pasticceria ‘a tempo’ nell’ex Bar Bacchilega

Il locale assegnato alla 24enne Fabiola, poi arriverà il bando di BeniComuni

Imola, clienti del bar Bacchilega quando lo storico locale era ancora aperto (Isolapress)

Imola, clienti del bar Bacchilega quando lo storico locale era ancora aperto (Isolapress)

Imola (Bologna), 16 luglio 2016 – Le luci del bar Bacchilega potrebbero riaccendersi a fine mese. Andata in soffitta l’esperienza di ‘Imola di mercoledì’, nella quale lo storico locale al piano terra del Municipio ha ripreso vita dopo la chiusura ufficiale del 31 maggio, c’è qualcosa che bolle in pentola. Qualcosa dal sapore più duraturo. Questo, almeno, è il sogno di Fabiola Valsania, 24 anni, arrivata dal Piemonte a Toscanella di Dozza, dove ha aperto Choosy Sweet Factory, per proseguire la sua attività di pasticciera. Ma ora Fabiola pensa in grande e vorrebbe trasferirsi o aprire un punto anche nel cuore di Imola. E il Bacchilega sarebbe «la cornice ideale».

«Nei giorni scorsi ho formalizzato a Beni Comuni la richiesta di aprire un temporary shop e lunedì mattina farò un sopralluogo nel locale – dichiara al Carlino –. Poi, se tutto va bene, dovrei riuscire ad aprire l’attività temporanea il 25 luglio». Già, se tutto va bene: non sarebbe la prima volta infatti che la 24enne fa i conti con la burocrazia e le lungaggini delle procedure.

«Inizialmente avevo puntato al bar Colonne, ma Beni Comuni ha risposto che ci sono diversi problemi strutturali. Così mi è stato proposto il Bacchilega che, per il mio progetto, sarebbe la cornice ideale. Ero disposta a entrare nel locale fin da subito, accollandomi le spese dei lavori necessari, ma non è possibile perché, essendo pubblico, il bar deve essere assegnato mediante un bando». A cui la giovane è intenzionata a partecipare.

«Speravo uscisse in questo periodo, ma Beni Comuni mi ha parlato di gennaio 2017. Nel frattempo testerò la location attraverso un temporary shop», formula che prevede l’apertura per un massimo di trenta giorni di un’attività seguendo una procedura più snella dal punto di vista burocratico. Esperimento effettuato in 15 locali sfitti, tra cui proprio il Bacchilega, durante la kermesse estiva dei mercoledì imolesi.

«Cosa ho in mente? Una caffetteria con pasticceria, ma l’idea è seguire uno stile più moderno con attenzione a vegano e gluten free. Inoltre organizzerò iniziative e dimostrazioni di cake design durante i weekend e, se fosse possibile, ma questo dipende dal sopralluogo di lunedì, vorrei fare un laboratorio al primo piano».

Nell’ottica poi di partecipare al bando per l’assegnazione della gestione, Fabiola svela di più: «L’obiettivo è aprire una sede regionale della Confederazione pasticcieri italiani per organizzare dei corsi per professionisti e principianti. Al Bacchilega vedrei bene anche una sorta di caffè letterario». Intanto però «spero di incontrare il favore del pubblico».