La grande festa del basket si colora di biancorosso

Imola batte la Fortitudo e il PalaRuggi esplode

Festa per la vittoria al palaRuggi

Festa per la vittoria al palaRuggi

Imola, 12 ottobre 2015 - UN PALARUGGI gremito all’inverosimile (tutti occupati i duemila posti omologati) e mai così colorato e rumoroso, grazie al calore delle due tifoserie imolese e bolognese, gemellate, ha rappresentato la degna cornice di un derby che anche sul campo ha regalato giocate di grande basket e di grande agonismo. Alla fine sono stati gli oltre mille tifosi imolesi assiepati in curva e sulla tribuna laterale a festeggiare il successo all’esordio casalingo dell’Andrea Costa.

l derby per i tanti tifosi imolesi è iniziato verso le 16.30, quando sono stati aperti gli ingressi e la gente ha potuto così iniziare a prendere posto sulle tribune, mentre le due curve suggellavano il loro gemellaggio con una merenda prima di entrare e iniziare a colorare l’atmosfera. Sugli spalti non sono mancati ospiti vip: il sindaco Daniele Manca, l’imprenditore Claudio Sabatini a vedere suo figlio Gherardo e il calciatore Fabio Bazzani, storico sostenitore biancoblu.

Sul parquet due veterani come Patricio Prato e Davide Lamma, attuale ds della Fortitudo, scambiano qualche battuta mentre i tifosi prendono posto e il palazzo comincia a riempirsi. A circa una decina di minuti dall’avvio della palla a due le due curve si scambiano reciproche cortesie con cori a favore l’una dell’altra e uno striscione degli imolesi: «Ci avete sempre creduto, riecco la Fortitudo, benvenuti leoni» che poi rinnovano il loro sostegno ai ragazzi di coach Ticchi: «Non ti abbandonammo negli anni tristi, siamo qui per tornare protagonisti».

Prima della palla a due Imola ricorda Gianni Biagi, lo storico collaboratore scomparso qualche giorno fa, con Domenicali a regalare alla famiglia una canotta imolese col numero 1, quindi il via alla contesa.

I tifosi imolesi lanciano coriandoli rossi al primo canestro dell’Andrea Costa, la tripla di Anderson. E al coro della Fortitudo: «Chi non salta è virtussino», si unisce anche qualche tifoso imolese. Gli oltre 40’ di gioco del Ruggi scorrono così tra canestri, cori ed esultanze: ma quella più forte alla fine è biancorossa.