Il futuro delle Coop

Marco Signorini

Marco Signorini

Imola, 22 luglio 2014 - Una goccia di speranza dentro un mare di sfortuna. E’ questo che rappresenta la visita ai lavoratori della Cesi compiuta dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti. Poletti, oltre che ricoprire un ruolo chiave nel governo ed essere imolese, è anche il massimo esperto nazionale di cooperazione. Insomma, in un orizzonte che più fosco di così non si può, c’è almeno una piccola schiarita. E’ ovvio, un ministro non può fare ‘preferenze’ e, soprattutto nella gestione delle crisi, deve avere lo stesso metro di misura per tutti. Ma, almeno, la Cesi può avere la garanzia di un timoniere che la nave la sa condurre, perché non ci si può e non ci si deve fermare alla cassa integrazione.

A Roma c’è un imolese che conosce profondamente il mondo delle coop, a tal punto che non si può ignorare che anche in questo settore trainante dell’economia c’è qualcosa da rivedere per evitare altri casi Cesi. Ci sono cooperative come Sacmi che hanno saputo innovarsi e stare al passo con i tempi e, altre invece, che hanno bisogno di nuova linfa e di sapersi riprogettare in un’economia che ha subìto uno choc. Servono un nuovo modo di fare impresa e leggi che finalmente favoriscano lo sviluppo. O la tanto annunciata ripresa non arriverà mai.