Cesi, nuove aste in autunno a Imola

Si svolgeranno ottobre le prossime vendite al miglior offerente dell’ex colosso edile finito in liquidazione coatta amministrativa nel 2014

Antonio Gaiani (foto Isolapress)

Antonio Gaiani (foto Isolapress)

Imola (Bologna), 21 luglio 2016  - Si svolgeranno a ottobre (1 e 22) le prossime due aste in casa Cesi, l’ex colosso edile finito in liquidazione coatta amministrativa l’8 luglio 2014. Saranno messi in vendita 46 lotti immobiliari e 7 mobiliari con l’obiettivo di arginare il più possibile lo stato passivo che, al momento della messa in liquidazione, sfiorava il mezzo miliardo di euro. Dopo il pagamento dei creditori privilegiati, ora ciò che avanza tocca ai chirografari. Invece, il capitale sociale dei soci- lavoratori, come noto, non è stato ammesso all’esame dello stato passivo.

Antonio Gaiani, da due anni guida la procedura liquidatoria: a che punto siamo?

«Ritengo che il bilancio sia positivo. Non essendo pervenuta alcuna manifestazione d’interesse, è stata effettuata una vera e propria attività  liquidatoria molto complessa, se consideriamo i numerosi asset che la coop deteneva. Basti pensare al centinaio di unità  immobiliari da alienare, alle circa 20 unità  immobiliari per cui sono in corso attività  di valorizzazione urbanistica, al centinaio di commesse sul territorio italiano e infine alle società  partecipate».

I creditori privilegiati sono stati pagati. Oggi a quanto ammonta il debito di Cesi?

«A 440 milioni, ma è probabile che diminuirà  sensibilmente per effetto degli accordi di ristrutturazione del debito che sono in corso di perfezionamento per le partecipate. I creditori privilegiati sono stati soddisfatti: nell’ultimo riparto abbiamo pagato i Tfr. Su 402 dipendenti (compresi i dirigenti) che erano in forza a luglio 2014, 217 sono stati oggetto di risoluzione del rapporto».

L’asta di aprile ha recuperato 4,5 milioni. Quali debiti sono stati onorati?

«Le somme sono state interamente incamerate dalla procedura e verranno utilizzate per il pagamento dei creditori chirografari».

Quando le prossime aste?

«A ottobre, probabilmente l’1 e i1 22. Sono già state inoltrate al ministero tutte le istanze per l’autorizzazione alla vendita dei lotti mobiliari e immobiliari».

Quanti lotti saranno messi in vendita?

«Si tratta di 46 lotti immobiliari, di cui 11 al secondo tentativo di aggiudicazione in quanto non assegnati nell’asta di aprile. Inoltre dei 46 lotti, 23 sono immobili finiti o quasi e sono prevalentemente edifici residenziali. Gli altri 23 sono cantieri, aree edificabili e/o suscettibili di edificabilità, cave di materiali inerti. Verranno messi all’asta anche 7 lotti mobiliari costituiti da attrezzatura di cantiere».

Sui cantieri interrotti che tipo di monitoraggio viene fatto?

«I cantieri immobiliari sono a Imola, Castel Guelfo, Medicina, Castel San Pietro, Ozzano. Nella prima asta, dove sono state bandite le vendite per Imola e Ozzano, nessuno dei due lotti è stato aggiudicato. Verrà  esperito un nuovo tentativo nelle prossime aste, inserendo Medicina e Castel Guelfo. I cantieri sono stati messi in sicurezza, ma il trascorrere del tempo evidenzia la necessità  di intervenire per rimediare a inconvenienti come la crescita di erba o l’accumulo di acqua piovana. La procedura ha sempre cercato di fronteggiare tali necessità, ma è evidente che sino a che i lotti non verranno aggiudicati queste situazioni sono destinate a ripetersi».