Terremoto scuote la Cna, Cavini verso l’addio. Cisl e Uil si mobilitano

Si parla di divergenze con la direttrice Castellari

Paolo Cavini,  presidente della Cna

Paolo Cavini, presidente della Cna

È un vero e proprio terremoto quello in corso in queste ore all’interno della Cna. Il presidente Paolo Cavini (in carica dal novembre 2012) sarebbe sul punto di rassegnare le dimissioni. Un addio formalizzato, secondo alcuni, già nella giornata di ieri, quando le voci sull’addio (nell’aria da giorni) si sono fatte più insistenti.

All’origine della decisione di Cavini, che nelle ultime ore si è trincerato dietro il silenzio, pare ci siano divergenze insanabili con la direttrice dell’associazione, Viviana Castellari, anche lei irreperibile fino a ieri sera.

Il 41enne Cavini, nato a Castel San Pietro ma residente a Dozza, ha fatto parte fino al giugno 2013 del direttivo del gruppo giovani imprenditori della Cna imolese Imola, mentre dal novembre 2011 ha ricoperto la carica di vicepresidente della confederazione sino alla sua nomina alla guida della Cna al posto della dimissionaria Marisa Testa.

Fra i sindacati serpeggia già la preoccupazione. «Il timore in queste ore – spiega Danilo Francesconi, segretario generale aggiunto della Cisl metropolitana – è per i sessanta dipendenti della Cna. Si tratta di un fatto grave, speriamo che questa crisi ai vertici si risolva rapidamente per il bene di tutti i lavoratori che sono coinvolti».

Aspetta di capire le motivazioni delle dimissioni di Cavini anche Giuseppe Rago, segretario Uil: «Solo allora potremo valutare la situazione – avverte il sindacalista –. Se si tratta di un normale avvicendamento, ne prendiamo atto. Altrimenti bisognerà capire se corrispondo al vero le voci fin qui circolate in azienda, che destano preoccupazione. Ma non credo ci siano ripercussioni sui lavoratori, visto che il rapporto con loro lo gestisce il direttore Castellari».

Cche nel Consiglio di amministrazione della Cna tirasse una brutta aria, era ormai noto anche all’altro Cavini, Salvatore, presidente dei Pensionati dell’associazione di via Pola: «Incomprensioni con il direttore? Quelle sì, ma non fino al punto di dimettersi».