Luca e Carlo Emilio, due ‘bravissimi’ al Collegio superiore

Fra i magnifici sette entrati a Bologna

Da sinistra: Luca Regazzi, Lamberto Montanari e Carlo Emilio Montanari (Foto Isolapress)

Da sinistra: Luca Regazzi, Lamberto Montanari e Carlo Emilio Montanari (Foto Isolapress)

Imola (Bologna), 19 ottobre 2014 - Bravi, anzi bravissimi. A loro non è bastato archiviare la maturità 2014 in tripla cifra, con quel 100/100 che già sarebbe bastato a inserirli di diritto nel gruppo dei migliori. Il futuro fisico sperimentale, Carlo Emilio Montanari e il medico ricercatore in pectore con il pallino della genetica, Luca Regazzi hanno messo a segno l’ennesimo centro. Quello più importante nella loro carriera scolastica: sono entrati al Collegio superiore dell’Università di Bologna. Una scuola d’eccellenza, nata nel 1998, ‘cugina’ emiliano di quanto fatto a Pisa con la Normale. Ne entravano solo sette (più altri sette per gli studi umanistici) e loro hanno sbaragliato la concorrenza tra 259 candidati da tutta Italia. ‘Licenziati’ entrambi dallo scientifico Valeriani – Carlo Emilio in 5B e Luca in 5E – diventeranno ora compagni di stanza perché al Collegio il clima è quello dei campus stranieri. «Il Collegio ci rimborsa le tasse universitarie, dà una borsa di studio mensile, un alloggio al Terzo millennio a Bologna dove si organizzeranno anche corsi serali e un tutor che ci seguirà negli studi – raccontano –. Le condizioni per restare nel Collegio, però, sono quelle di non accettare mai voti inferiori a 24, mantenere una media uguale o superiore a 28 e finire gli studi in corso». Insomma, c’è da rimboccarsi le maniche.

«Ho iniziato a pensarci all’inizio dell’estate – racconta Carlo Emilio, iscritto a Fisica –. Me ne aveva parlato un amico e l’iscrizione alla prova era gratuita. Ho voluto provare, come con le Olimpiadi di matematica, per mettermi alla prova». «Io invece mi ci sono imbattuto cercando su internet – fa eco Luca che ad aprile aveva già superato il test d’ingresso a Medicina –. Ho provato, ma senza studiare nulla in particolare perché un programma non c’è». Il loro percorso però non è stato privo di sorprese. «La prova scritta del 2 settembre è stata annullata perché una cinquantina di postazioni non aveva registrato le risposte e lo scritto era solo online – spiegano –. Siamo ritornati il 17 settembre, ma con quella prima prova avevamo capito come era strutturato l’esame e abbiamo potuto rimediare». Carlo Emilio infatti si è divorato un libro di Fisica in due settimane. In quattro ore i ragazzi hanno dovuto rispondere a 10 domande di stampo scientifico, 10 di logica, tradurre un brano in inglese e stilare un tema partendo da un’immagine.

«Era la foto aerea di un satellite, di notte, che mostrava la Corea del Sud illuminata e quella del Nord al buio – riferiscono –. All’orale poi hanno anche chiesto come pensavamo di risolvere il conflitto tra le due Coree». Superato lo scoglio dello scritto, tra il 9 e 10 ottobre hanno mandato in soffitta anche l’orale. Carlo Emilio preparandosi sul suo curriculum scolastico, Luca puntando tutto su una preparazione psicologica. Perché di fronte a una commissione di dieci super docenti universitari, a volte, bisogna anche giocarsi la carta della fortuna. Lunedì, infine, la bella notizia. «Ero a lezione e consultavo di continuo il sito, di nascosto, sul cellulare – ricorda Luca –. Quando ho visto che eravamo entrati, ho esultato sì, ma in silenzio». «Ho un po’ di invidia per il loro talento e l’opportunità che hanno – dice il loro ex preside, Lamberto Montanari, padre anche di Carlo Emilio –. E’ comunque un elogio alla scuola che ha saputo trasmettere loro passione».