Imola, 8 febbraio 2015 - Un week-end al buio, senza riscaldamenti, acqua calda e corrente. Un improvviso ritorno al passato, a quegli anni che molti ragazzi si sentono raccontare dai propri nonni e che sembrano ormai consegnati alla storia. Ma, a volte, in questo periodo con una certa frequenza, la natura ci ricorda quanto sia più forte dell’uomo. L’alluvione del 20 settembre e la nevicata dell’altro giorno sono qui a farcelo notare in tutta la loro forza. Ma ci fanno capire che anche noi non siamo esenti da colpe, a partire da quella della scarsa manutenzione. Forse dovremmo imparare a spendere meglio i nostri soldi, soprattutto le pubbliche amministrazioni che spesso tagliano dove non serve.
Forze ed energie che andrebbero impiegate diversamente, ma senza fare demagogia. Non è certo chiedendo a chi è in cassa integrazione di andare a spalare la neve che si risolvono i problemi. I problemi si risolvono dando a chi ha perso l’impiego l’opportunità di reinserirsi nel mondo del lavoro con una formazione che sia degna del nome. E a spalare la neve dovremmo pensarci tutti recuperando quel senso civico che spesso viene meno.