Crac Cesi, cassa integrazione: oggi il summit

Richiamati in servizio trentadue dipendenti, nella squadra selezionata dal liquidatore in 14 operano nei cantieri di Cristina Degliesposti

Imola (Bologna), l'assemblea della Cesi (Foto Isolapress)

Imola (Bologna), l'assemblea della Cesi (Foto Isolapress)

Imola, 23 luglio 2014 - Primo esame romano oggi per Cesi, attesa alla prova degli ammortizzatori sociali. In mattinata, infatti, il liquidatore insieme con i sindacati incontreranno i funzionari del ministero del Lavoro per valutare la richiesta dei dodici mesi di cassa integrazione straordinaria chiesta dal commissario Antonio Gaiani la settimana scorsa. Due i vincoli necessari per incassari il sì del dicastero: l’esistenza di un accordo di programma con la Regione per la gestione degli esuberi e di una manifestazione di interesse da parte di un acquirente per tutta o parte della coop edile finita in liquidazione coatta.

Un primo asso nella manica verrà calato proprio stamani sul tavolo delle trattative, perché è già stato convocato per domani l’incontro in Regione per discutere dell’accordo di programma. Serve ancora tempo, invece, per poter parlare di ipotesi imprenditoriale per il futuro della Cesi. Il progetto caldeggiato da Legacoop Emilia-Romagna, che vorrebbe l’unione di Cesi, Iter, Cdc e Coop costruzioni, va avanti ma con un ritmo non consono a quello di una procedura concorsuale già avviata. Ma qualche altra proposta, ancora da vagliare, ci sarebbe.

Tasselli da mettere insieme al più presto, sperando di portare a casa al più presto i 12 mesi di cassa straordinaria. Intanto da ieri 32 lavoratori della Cesi sono stati richiamati al lavoro dal commissario liquidatore, così come preannunciato da Gaiani stesso la settimana scorsa. Si tratta per la maggior parte di dipendenti amministrativi ma tra i 32 ci sono anche 14 lavoratori del settore produzione che afferiscono all’ufficio tecnico. Loro, infatti, il compito di continuare a presidiare i cantieri in giro per il territorio, monitorandoli. Questi 32 lavoratori fanno parte del pool che il liquidatore che ha costruito per portare avanti la procedura che dovrà arrivare un giorno a pagare i 1.125 creditori di Cesi.

Alcuni, a seconda delle mansioni, ruoteranno con altri colleghi in cassa integrazione. Quei 32, però, percepiranno lo stipendio pieno anche se la prospettiva è quella di assottigliare via via il numero dei componenti della squadra. Una squadra che con 32 ‘giocatori’, con quelle mansioni determinate, avrà un costo mensile tra i 150 e i 160mila euro. Al momento, extra Cesi, sono stati scelti dal liquidatore anche due legali: un esperto giuslavorista e un civilista. Entro fine mese, inoltre, dovranno essere restituite anche le auto concesse in uso ai dirigenti.

Cristina Degliesposti