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PER IL MOMENTO non c’è nessun allarme influenza A. Lo ripetono con decisione dall’Ausl, dopo le prime ore di subbuglio negli ospedali emiliani-romagnoli in seguito alla ricomparsa del virus che l’anno scorso scatenò un’emergenza sanitaria globale. Quando sembrava ormai sopita, l’allerta è tornata nei giorni scorsi, dopo il decesso di una donna a Udine (il primo in Italia) e mentre aumenta il numero degli italiani a letto con la febbre (a inizio anno, più di 227mila). Per non diffondere ulteriore panico, l’azienda sanitaria imolese ha sottolineato che la situazione nel circondario è tranquilla. Nessuna segnalazione particolare da parte dei cittadini, così come nessun ricovero urgente per un quadro clinico aggravato.
NEL CASO, invece, si presentassero episodi rilevanti, l’Ausl si attiverà seguendo la recente disposizione ministeriale, già inoltrata nei giorni scorsi alle aziende dalla Regione. Secondo il protocollo, i pazienti ricoverati nell’area critica — che comprende le unità operative di rianimazione e la terapia semintensiva — affetti da casi gravi e complicati di origine influenzale verranno sottoposti a uno specifico esame (tampone) per accertare l’eventuale presenza del virus.Per quanto riguarda la tipica influenza stagionale, invece, secondo i dati forniti da InfluNet, la rete di sorveglianza della sindrome influenzale coordinata dal ministero della Salute, la curva epidemiologica continua la sua ascesa, ma sempre in linea con le precedenti stagioni (ad esclusione di quella pandemica del 2009). In nessun caso, dunque, si è reso necessario il ricovero.
I MEDICI dell’Ausl, inoltre, ricordano i semplici, ma sempre efficaci rimedi, per curare i sintomi dell’influenza generica. Sono sufficienti il riposo, bere molto e una terapia sintomatica con farmaci contro la febbre, il dolore e l’infiammazione. In presenza di segni più gravi o di complicazioni, comunque, è necessario rivolgersi al proprio medico di medicina generale che potrà valutare la possibilità di un ricovero ospedaliero.