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— CASTEL GUELFO —
TROPPO presto per salutarsi in maniera imprevista, troppo presto per interrompere un cammino che si è rivelato brevissimo e che ha lasciato dietro di sè una scia di umiltà, affetto e passione per lo sport. Alessandro Selva, guelfese doc (nella foto), conosciuto in ambito sportivo per essere stato l’allenatore del Guelfo ’97, San Martino in Pedriolo, Borgo Tossignano ed Emilia nella scorsa stagione e molte altre squadre, si è spento improvvisamente mentre era in spiaggia domenica pomeriggio.
Una morte che arriva come un fulmine a ciel sereno e ha stroncato l’esistenza di una persona poco più che quarantenne. Probabilmente un malore si è portato via ‘Drino’, era questa il nomignolo che gli avevano affibiato gli amici più cari di Castel Guelfo. Selva, tifosissimo della Fiorentina, aveva giocato a calcio da centrocampista, poi un brutto infortunio l’ha costretto a diventare allenatore troppo presto: «L’avevo avuto a Borgo — dice incredulo Sergio Actis Dato — per un solo anno ed eravamo entrati subito in sintonia, lo ricordo come una persona umile come poche». «Era come un fratello», non aggiunge altro Enrico Pifferi che a Borgo l’aveva voluto fortemente. Ora si attende il giorno dell’ultimo saluto, e c’è da scommettere che saranno tanti gli sportivi presenti a Castel Guelfo, il calcio per un pomeriggio sarà unito sotto la stessa maglia.
an.mo.