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L’OROLOGIO del Campanazzo corre veloce, prosegui fino al 3. Il pozzo di palazzo Hercolani - Malvezzi è profondo, fermati due giri. Queste sono alcune delle regole del gioco dell’oca realizzato dai ragazzi della Quarta B delle elementari di Castel Guelfo. Gli alunni guelfesi, insieme al maestro Ruggero Morini e all’illustratore Massimiliano Milano hanno disegnato i luoghi storici del loro paese. Ognuno ha pensato a un luogo e l’ha messo su carta, poi tutto è diventato una tavola che ricorda il Monopoli, ma in realtà è un vero gioco dell’oca dove si vedono il Campanazzo, i Quattro Torrioni, lo stemma comunale e molto altro.
Ventitrè caselle e i dadi che decidono chi vince: i dadi sono i colori dei quattro simboli guelfesi, giallo, verde, fucsia e giallo e ieri mattina, in occasione della presentazione del progetto, alcuni alunni hanno sfidato il sindaco Cristina Carpeggiani, il vicesindaco Claudio Franceschi e l’assessore Eva Bugamelli. Il gioco dell’oca ha permesso ai ragazzi di conoscere meglio la storia del loro paese. Qualcuno l’ha definito così: «E’ un sano attaccamento alle proprie radici culturali, una base sicura per poter esplorare la realtà e altri significati allo stesso modo come un buon attaccamento alla madre permette al bambino di sentirsi sicuro». Gli alunni della Quarta B sono gli stessi che nel 2010 hanno dato vita al murales per la festa del settimo centenario della nascita di Castel Guelfo.