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di CRISTINA DEGLIESPOSTI
NOSTALGIA della pista da ballo addio: il Cap Creus è di nuovo in carreggiata. Non è passato nemmeno un anno dalla chiusura della discoteca sulla Selice gestita per decenni dalla famiglia Spoglianti che in città già se ne sente la mancanza. Vuoi la posizione, vuoi il nome che il locale si è costruito negli anni, ma sono ben tre le offerte che in questi mesi sono arrivate ai proprietari dell’immobile per riaprire la discoteca. «Spero di chiudere la partita già questo mese», racconta Francesco Montevecchi, titolare del vicino ristorante La Volta che oltre tre anni fa ha acquistato anche i ‘muri’ del Cap Creus. «Sono tutte offerte per la gestione della discoteca, ma se si riuscisse a vendere sarebbe meglio – continua -. Di fatto è un locale già pronto per riaprire: ci sono ancora tutti gli impianti sonori all’interno e ha funzionato fino all’anno scorso».
IERI SERA al Cap si è tenuta una festa privata, la prima dopo la chiusura ufficiale dell’ultima stagione della discoteca. «Ci è stato chiesto il locale e forniamo direttamente il servizio bar – spiega Montevecchi -. E’ un’opportunità sempre disponibile, fino a che non subentra un nuovo gestore». Nel maggio scorso, quando i titolari della Volta erano rientrati in possesso del locale, i progetti sembravano essere altri per il vecchio Cap. Si vociferava di un ristorante, ma le cose sono andate tutt’altro che lisce. «Non ci interessa ampliarci – precisa Montevecchi -. A 63 anni vorrei calare il lavoro, non aumentarlo e oggi siamo anche troppi a fare ristorazione a Imola. Pure i centri sociali. Vendere l’immobile sarebbe la soluzione perfetta, ma il mercato è quello che è». E così si torna alle origini e lì le offerte sembrano non mancare proprio. Al momento nessuno si vuole sbilanciare su nomi e persone, la trattativa sembra serrata. A quando la riapertura? «Spero proprio di poterlo dire con certezza già entro fine mese», conclude. Nessuna della tre offerte però arriva da Maurizio Spoglianti, ultimo ‘padrone’ di casa al Cap che nella scorsa stagione estiva si è dedicato invece all’organizzazione della discoteca delle Acque minerali.