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di ENRICO AGNESSI
LAVORARE con passione, anche al di fuori del territorio e con un team giovane: solo così si tiene botta alla crisi. Parola di Gabriele Cesari, presidente di Geo-Net, impresa che da anni opera con successo nel campo dell’energia geotermica e nell’edilizia. Lui di anni ne ha 41 ma l’età media in azienda è più vicina ai 30. Anche per questo Geo-Net è uno dei fiori all’occhiello della Cna Imola ed è stata scelta dal Carlino per il suo viaggio nel mondo dell’imprenditoria locale più innovativa. «Siamo nati nel 2004 – racconta Cesari – dall’esperienza di uno studio tecnico dove io lavoravo come geologo e collaboravo con il mio attuale socio, Tiziano Righini. Ci siamo staccati per dare vita a una società legata all’ambiente, al sottosuolo e all’edilizia». Tre anni più tardi la svolta, quando hanno iniziato ad affrontare il tema delle rinnovabili.
«Siamo partiti in due – ricorda l’imprenditore – e oggi siamo cinque soci e una dozzina di persone in tutto tra dipendenti e addetti. A chi ci rivolgiamo? A privati per installazioni in casa, ma anche a imprese che si occupano di impianti di climatizzazione. Dalle piccole abitazioni a complessi di 500 appartamenti, come quello seguito di recente a Milano». Ed evidentemente le cose per Cesari e soci vanno bene visto che dal 2007 il fatturato dell’azienda è triplicato crescendo (+9 per cento) anche nel 2011 . «L’aumento nel settore della geotermia – rivela Cesari – compensa il calo in quello edilizio, dove ancora operiamo, ma che negli ultimi tempi si è un po’ fermato». Il settore del riscaldamento con energie rinnovabili, assicura l’imprenditore, cresce invece piano ma in modo ‘sano’. «L’assenza di incentivi, eccetto la detrazione del 55 per cento per le ristrutturazioni, è un bene – osserva l’imprenditore – perché quando non ci saranno più non ci ritroveremo in ginocchio». E sul territorio imolese le possibilità di intervento sembrano ancora tante. «In altre regioni l’interesse è più alto – fa sapere Cesari –. Nelle Marche, ad esempio, la pubblica amministrazione si è attivata per realizzare progetti di questo tipo e il privato è arrivato a rimorchio. Speriamo succeda lo stesso da noi». Eppure, a sentire il fondatore della Geo-Net, il futuro sarà tutto dell’energia elettrica prodotta con le nuove tecnologie. «Qui lo sviluppo è enorme – sostiene l’imprenditore – e come dicono negli Stati Uniti potrebbe essere questa a renderci indipendenti dal fossile. Vogliamo approcciarci al settore con ipotesi di intervento sia in Italia che all’estero». E l’edilizia? «Quella resta la legna del nostro caminetto – conclude – ma per il futuro guardiamo da un’altra parte».