{{IMG}} 2012-04-08
di ENRICO AGNESSI
LAVORARE con passione, anche al di fuori del territorio e con un team giovane: solo così si tiene botta alla crisi. Parola di Gabriele Cesari, presidente di Geo-Net, impresa che da anni opera con successo nel campo dellenergia geotermica e nelledilizia. Lui di anni ne ha 41 ma letà media in azienda è più vicina ai 30. Anche per questo Geo-Net è uno dei fiori allocchiello della Cna Imola ed è stata scelta dal Carlino per il suo viaggio nel mondo dellimprenditoria locale più innovativa. «Siamo nati nel 2004 racconta Cesari dallesperienza di uno studio tecnico dove io lavoravo come geologo e collaboravo con il mio attuale socio, Tiziano Righini. Ci siamo staccati per dare vita a una società legata allambiente, al sottosuolo e alledilizia». Tre anni più tardi la svolta, quando hanno iniziato ad affrontare il tema delle rinnovabili.
«Siamo partiti in due ricorda limprenditore e oggi siamo cinque soci e una dozzina di persone in tutto tra dipendenti e addetti. A chi ci rivolgiamo? A privati per installazioni in casa, ma anche a imprese che si occupano di impianti di climatizzazione. Dalle piccole abitazioni a complessi di 500 appartamenti, come quello seguito di recente a Milano». Ed evidentemente le cose per Cesari e soci vanno bene visto che dal 2007 il fatturato dellazienda è triplicato crescendo (+9 per cento) anche nel 2011 . «Laumento nel settore della geotermia rivela Cesari compensa il calo in quello edilizio, dove ancora operiamo, ma che negli ultimi tempi si è un po fermato». Il settore del riscaldamento con energie rinnovabili, assicura limprenditore, cresce invece piano ma in modo sano. «Lassenza di incentivi, eccetto la detrazione del 55 per cento per le ristrutturazioni, è un bene osserva limprenditore perché quando non ci saranno più non ci ritroveremo in ginocchio». E sul territorio imolese le possibilità di intervento sembrano ancora tante. «In altre regioni linteresse è più alto fa sapere Cesari . Nelle Marche, ad esempio, la pubblica amministrazione si è attivata per realizzare progetti di questo tipo e il privato è arrivato a rimorchio. Speriamo succeda lo stesso da noi». Eppure, a sentire il fondatore della Geo-Net, il futuro sarà tutto dellenergia elettrica prodotta con le nuove tecnologie. «Qui lo sviluppo è enorme sostiene limprenditore e come dicono negli Stati Uniti potrebbe essere questa a renderci indipendenti dal fossile. Vogliamo approcciarci al settore con ipotesi di intervento sia in Italia che allestero». E ledilizia? «Quella resta la legna del nostro caminetto conclude ma per il futuro guardiamo da unaltra parte».
di ENRICO AGNESSI
LAVORARE con passione, anche al di fuori del territorio e con un team giovane: solo così si tiene botta alla crisi. Parola di Gabriele Cesari, presidente di Geo-Net, impresa che da anni opera con successo nel campo dellenergia geotermica e nelledilizia. Lui di anni ne ha 41 ma letà media in azienda è più vicina ai 30. Anche per questo Geo-Net è uno dei fiori allocchiello della Cna Imola ed è stata scelta dal Carlino per il suo viaggio nel mondo dellimprenditoria locale più innovativa. «Siamo nati nel 2004 racconta Cesari dallesperienza di uno studio tecnico dove io lavoravo come geologo e collaboravo con il mio attuale socio, Tiziano Righini. Ci siamo staccati per dare vita a una società legata allambiente, al sottosuolo e alledilizia». Tre anni più tardi la svolta, quando hanno iniziato ad affrontare il tema delle rinnovabili.
«Siamo partiti in due ricorda limprenditore e oggi siamo cinque soci e una dozzina di persone in tutto tra dipendenti e addetti. A chi ci rivolgiamo? A privati per installazioni in casa, ma anche a imprese che si occupano di impianti di climatizzazione. Dalle piccole abitazioni a complessi di 500 appartamenti, come quello seguito di recente a Milano». Ed evidentemente le cose per Cesari e soci vanno bene visto che dal 2007 il fatturato dellazienda è triplicato crescendo (+9 per cento) anche nel 2011 . «Laumento nel settore della geotermia rivela Cesari compensa il calo in quello edilizio, dove ancora operiamo, ma che negli ultimi tempi si è un po fermato». Il settore del riscaldamento con energie rinnovabili, assicura limprenditore, cresce invece piano ma in modo sano. «Lassenza di incentivi, eccetto la detrazione del 55 per cento per le ristrutturazioni, è un bene osserva limprenditore perché quando non ci saranno più non ci ritroveremo in ginocchio». E sul territorio imolese le possibilità di intervento sembrano ancora tante. «In altre regioni linteresse è più alto fa sapere Cesari . Nelle Marche, ad esempio, la pubblica amministrazione si è attivata per realizzare progetti di questo tipo e il privato è arrivato a rimorchio. Speriamo succeda lo stesso da noi». Eppure, a sentire il fondatore della Geo-Net, il futuro sarà tutto dellenergia elettrica prodotta con le nuove tecnologie. «Qui lo sviluppo è enorme sostiene limprenditore e come dicono negli Stati Uniti potrebbe essere questa a renderci indipendenti dal fossile. Vogliamo approcciarci al settore con ipotesi di intervento sia in Italia che allestero». E ledilizia? «Quella resta la legna del nostro caminetto conclude ma per il futuro guardiamo da unaltra parte».
© Riproduzione riservata