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— CASTEL GUELFO—
PIOVONO attacchi sull’amministrazione di Castel Guelfo. Gli strali arrivano da Claudio Rossi (Lega) e dal coordinatore comunale del Pdl Romana Capponcelli. «La politica del partito democratico perde i pezzi», commentano riferendosi alle recenti dimissioni dell’assessore Stefania Callegari. Un «rimpasto di giunta» secondo i consiglieri di minoranza, che segue al primo in cui vicesindaco Franceschi fu eletto al posto del dimissionario Tabellini).
«Manca un vero progetto sulla comunità locale e questo sta portando a una destrutturazione dell’intero sistema amministrativo», scrivono i due esponenti che denunciano uno «spreco» di soldi pubblici dovuto a scelte opinabili nella nomina degli assessorati. A supportare la loro visione, la vita breve (otto mesi appena) di un assessorato «di fatto esautorato dalle competenze di altri assessorati: le deleghe erano già in mano ad altri. Rimane il sospetto — proseguono — che la funzione di quella nomina fosse un contentino politico».
Ma le critiche non sono finite e fanno riferimento anche all’indagine della Procura su presunte irregolarità nell’edificazione di alcune aree della zona industriale di Poggio Piccolo, su cui Capponcelli e Rossi chiedono aggiornamenti. Nel loro mirino anche la gestione del Piano particolareggiato per la costruzione della nuova scuola materna: secondo i due consiglieri, infatti, scelte prima condivise in consiglio comunale (marzo 2012) sono passate direttamente al vaglio della giunta (maggio 2012).
«CONFERMO la regolarità dell’iter seguito — chiarisce il vicesindaco Claudio Franceschi —. Di fatto è cambiato il decreto governativo in merito all’approvazione dei piani particolareggiati, che non richiedono più l’approvazione del consiglio comunale, ma della giunta».
Ma, dalle fila dell’opposizione, non ci sta neanche Francesco Dalto, membro della lista civica ‘La tua Castel Guelfo’: sulla questione Callegari, infatti, affidandosi al sarcasmo, Dalto contesta che le notizie «si apprendano al bar», prima che nelle sedi istituzionali. «Il sempre più evidente malessere interno e l’incoerenza di nominare assessori che non sono in grado di svolgere i propri compiti determina una logica politica di sperpero del denaro pubblico».
«La notizia delle dimissioni va comunicata in sede del primo consiglio comunale utile», chiosa Franceschi, ribadendo la correttezza delle procedure. E la prossima seduta sarà al rientro del sindaco, assente in questi giorni concitati.
Mary Pantano