{{IMG}} 2012-07-06
di LIDIA GOLINELLI
SIAMO a una sorta di guerra di religione. Cattolici (un gruppo) contro ortodossi: gli ortodossi rumeni che hanno messo gli occhi sulla cappella dellospedale vecchio dove non si celebrano più messe cattoliche. Apriti cielo. Quella chiesa è stata per cinquantanni la casa di padre Luigi Zoffoli cappellano del Santa Maria della Scaletta, e chi lo venera tempesta di telefonate la nostra redazione: «Siamo assolutamente contrari alla proposta di cedere questa cappella».
NON È guerra di religione, ribattono. E una missione: «Preservare un luogo simbolo del cattolicesimo imolese». Sentimento rispettabile ma non esattamente ecumenico. Magari la carità di padre Luigi avrebbe aperto le porte anche ai cristiani di unaltra confessione. Insorge Francesco Grandi, presidente dellassociazione Figli spirituali e amici di padre Luigi, «No, non lavrebbe fatto; lui apriva le porte alle persone». Appunto. Grandi si infervora: «Lecumenismo non centra, tanto che gli ortodossi russi hanno la chiesa in piazza dellUlivo. Anche i rumeni devono avere una chiesa, ma la cappella dellospedale ha un significato preciso: lì, con padre Luigi, hanno pregato tanti fedeli e noi vogliamo preservare un pezzo di storia della città, un luogo simbolo».
CONCLUSIONE: quello non è luogo per ortodossi. Grandi non è così brutale. E annuncia: «I fratelli rumeni devono sapere che la nostra non è mancanza di rispetto; lo dico con tutta lanima e prometto che mi impegnerò con loro per trovare il luogo di culto di cui hanno diritto. La cappella dellospedale vecchio è fra laltro piccola per ospitare centinaia di persone, penso invece a quella dellospedale nuovo poco utilizzata. Penso anche alla chiesa dellex manicomio Osservanza, ma il progetto è di trasformarla in centro sociale». Sullormai impraticabile idea Osservanza, il consigliere Andrea Zucchini (gruppo Misto) si dice «daccordo con Grandi». E fra i messaggi arrivati al Carlino cè quello di una signora che «per accontentare i rumeni» propone la chiesina della Coraglia.
LASSOCIAZIONE Figli spirituali e amici di padre Luigi ha una sessantina di iscritti: tutti premettono «con tutto il rispetto per i rumeni», ma tutti concludono alla stessa maniera. Fra le telefonate anche quella di un signore che esordisce: «So che vogliono dare la chiesa ai musulmani». Ha diligentemente chiamato, ma nella foga ha sbagliato religione.
di LIDIA GOLINELLI
SIAMO a una sorta di guerra di religione. Cattolici (un gruppo) contro ortodossi: gli ortodossi rumeni che hanno messo gli occhi sulla cappella dellospedale vecchio dove non si celebrano più messe cattoliche. Apriti cielo. Quella chiesa è stata per cinquantanni la casa di padre Luigi Zoffoli cappellano del Santa Maria della Scaletta, e chi lo venera tempesta di telefonate la nostra redazione: «Siamo assolutamente contrari alla proposta di cedere questa cappella».
NON È guerra di religione, ribattono. E una missione: «Preservare un luogo simbolo del cattolicesimo imolese». Sentimento rispettabile ma non esattamente ecumenico. Magari la carità di padre Luigi avrebbe aperto le porte anche ai cristiani di unaltra confessione. Insorge Francesco Grandi, presidente dellassociazione Figli spirituali e amici di padre Luigi, «No, non lavrebbe fatto; lui apriva le porte alle persone». Appunto. Grandi si infervora: «Lecumenismo non centra, tanto che gli ortodossi russi hanno la chiesa in piazza dellUlivo. Anche i rumeni devono avere una chiesa, ma la cappella dellospedale ha un significato preciso: lì, con padre Luigi, hanno pregato tanti fedeli e noi vogliamo preservare un pezzo di storia della città, un luogo simbolo».
CONCLUSIONE: quello non è luogo per ortodossi. Grandi non è così brutale. E annuncia: «I fratelli rumeni devono sapere che la nostra non è mancanza di rispetto; lo dico con tutta lanima e prometto che mi impegnerò con loro per trovare il luogo di culto di cui hanno diritto. La cappella dellospedale vecchio è fra laltro piccola per ospitare centinaia di persone, penso invece a quella dellospedale nuovo poco utilizzata. Penso anche alla chiesa dellex manicomio Osservanza, ma il progetto è di trasformarla in centro sociale». Sullormai impraticabile idea Osservanza, il consigliere Andrea Zucchini (gruppo Misto) si dice «daccordo con Grandi». E fra i messaggi arrivati al Carlino cè quello di una signora che «per accontentare i rumeni» propone la chiesina della Coraglia.
LASSOCIAZIONE Figli spirituali e amici di padre Luigi ha una sessantina di iscritti: tutti premettono «con tutto il rispetto per i rumeni», ma tutti concludono alla stessa maniera. Fra le telefonate anche quella di un signore che esordisce: «So che vogliono dare la chiesa ai musulmani». Ha diligentemente chiamato, ma nella foga ha sbagliato religione.
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