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— FONTANELICE —
RACCONTA don Renaldo Giberti che quando andò via da Gaggio di Fontanelice, a fine anni ‘70, per andare a fare il parroco in Cilento, per prima cosa portò con sé la sua statua di Maria. Un’effigie in legno che aveva fatto realizzare a sue spese dopo che la Madonna di Lourdes, in visita a Bologna nel ‘56, aveva risposto ai suoi dubbi di giovane parroco facendo posare sul suo cappello una colomba bianca.
OGGI, trent’anni dopo, è quella essa statua (una Madonna con ai piedi due colombe) a dare il nome alla nuova Casa della Preghiera ‘Madonna della Misericordia’ di Gaggio. L’inaugurazione ufficiale del santuario avverrà domenica 5 agosto alle 16,30, con la messa celebrata da monsignor Signani, vicario generale della Diocesi, che ieri in vescovado ha presentato alla stampa la nuova struttura in compagnia di don Renaldo, del sindaco di Fontanelice Vanna Verzelli e del direttore del Nuovo diario Messaggero, Andrea Ferri. Non tornerà in ogni caso a essere una parrocchia quella di Gaggio: qualche centinaio di abitanti e molte case di villeggiatura immerse nel verde della valle del Santerno.
E A DIRE IL VERO per oltre vent’anni non è stata più nemmeno una chiesa. Nel 1990, infatti, tutto il complesso (la chiesa ottocentesta, il campanile dei primi del Novecento e la canonica annessa), venne venduto dalla Diocesi ai coniugi Zanoni. Gli stessi che nel 2009 ne fecero dono a don Renaldo, oggi sulla soglia dei novant’anni, che a sua volta l’ha donata alla Diocesi.
«L’intero complesso — assicura monsignor Signani — verrà restaurato con una spesa già stimata di 140mila euro, coperto per il 50 per cento dalla Cei (Conferenza episcopale italiana) e per il 20 per cento dalla Diocesi»». E il restante 30? «Abbiamo ricevuto alcune promesse di donazione — spiega il Vicario — ma va da sé che i lavori cominceranno solo quando avremo coperto tutta la cifra».
Nell’attesa la Casa di Preghiera della Madonna della Misericordia è stata messa in sicurezza e arricchita da quattro quadri degli evangelisti realizzati dal pittore di Fontanelice Nevio Galeotti. Potrà perciò riaprire le porte a turisti e fedeli, realizzando il vecchio sogno di don Renaldo che ne sarà rettore e vi dirà messa ogni giorno, in un «ideale connubio tra storia, fede e natura — come sottoloneato dal sindaco di Fontanelice — per un luogo naturalmente vocato a unire cattolici e laici su valori e basi comuni».
Simone Arminio