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FOTOGRAFARE il patrimonio culturale della città e metterlo in Rete su Wikipedia, per far conoscere Imola in tutto il mondo. È l’invito che arriva ai cittadini da parte dell’assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune, che ha deciso di partecipare al progetto Wiki Loves Monuments, concorso fotografico internazionale rivolto a fotografi professionisti, appassionati e dilettanti, spingendoli a immortalare monumenti e beni di valore artistico del loro territorio, caricando poi le immagini ottenute su Wikimedia Commons con licenza libera.
«L’iniziativa Wiki Loves Monuments — afferma l’assessore alla cultura e turismo, Valter Galavotti — potrebbe costituire una buona occasione di visibilità internazionale per Imola, perché offre ai partecipanti di tutti i Paesi la possibilità di fotografare in esterno i monumenti principali della città. Tutti possono partecipare, promuovendo la conoscenza del patrimonio culturale di una nazione e contribuendo in modo volontario e gratuito a migliorarne documentazione, valorizzazione e tutela. I 365 milioni di lettori nel mondo di Wikipedia costituiscono indubbiamente un pubblico molto interessante, anche per il turismo». Lo strumento principale dell’iniziativa è appunto un concorso fotografico che propone a cittadini, turisti, istituzioni di fotografare, esclusivamente in esterno, le emergenze monumentali e paesaggistiche del proprio territorio e condividerle sul sito www.wikipedia.org. Il concorso si terrà dall’1 al 30 settembre in Italia ed in altri 20 Paesi del mondo. Le foto vincitrici in Italia parteciperanno al concorso internazionale, in programma a ottobre.
L’OBIETTIVO è documentare la ricchezza storica e ambientale locale con il maggior numero d’immagini, per poi consentire la loro circolazione in Rete ed in particolare su Wikipedia (ad oggi il quinto sito più visitato al mondo), con licenza Creative Commons. «Si tratta di un’occasione in più, per di più gratuita – sottolinea Galavotti – per far conoscere e valorizzare importanti beni storico-artistici della nostra città come la Rocca sforzesca, Palazzo Tozzoni, il Teatro Stignani, i musei di San Domenico, l’antica Farmacia dell’ospedale e via dicendo».