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di ENRICO AGNESSI
PRIMA FA LE SCARPE ai clienti, poi li porta a pranzo al San Domenico. Un esempio tutto imolese di co-branding (condivisione dei marchi) dietro al quale c’è Angelo Gregorio, intraprendente calzolaio del centro storico con un passato da responsabile vendite in una multinazionale americana. Con l’inizio del nuovo anno (e fino al 28 febbraio) Gregorio ha infatti deciso di lanciare una ‘gustosa’ iniziativa agli acquirenti che busseranno per la prima volta alla sua bottega di via Orsini, chiedendogli una scarpa su misura.
DOPO AVER SCELTO insieme modello e colore, il calzolaio prenderà le misure del piede e infine accompagnerà lui o lei per una colazione di lavoro nel tempio cittadino del gusto (due stelle nella guida Michelin), il ristorante San Domenico. A facilitare l’iniziativa, la brevissima distanza tra le due attività commerciali, separate solo dai giardini pubblici Benvenuto Rambaldi; quelli che nel tempo hanno preso il nome dalla chiesa intitolata al santo castigliano e che ha influenzato un po’ tutta la toponomastica della zona, ispirando sia il museo che il ristorante.
«VOGLIAMO far capire agli imolesi che qui in centro storico trovano la qualità — spiega Gregorio —, ma allo stesso tempo aumentare la nostra clientela, che già oggi conta su un pubblico sparso lungo un raggio di 200 chilometri da Imola. Come è nata l’idea? Semplicemente chiacchierando con i ragazzi del San Domenico: grazie al loro lavoro creeremo una vera esperienza sensoriale per il cliente». Un’opportunità questa — bene sottolinearlo — non proprio per tutte le tasche: le scarpe in questione sono infatti pezzi da Serie A, dal costo finale di diverse centinaia di euro. Ma l’accoppiamento artigianato-cucina non è l’unica invenzione messa a punto da Gregorio in questi mesi.
MENO DI UN ANNO FA, il calzolaio di via Orsini aveva infatti lanciato il primo servizio di riparazione scarpe con ritiro e riconsegna a domicilio: un’idea già sperimentata con successo a Roma, Milano e in altre grandi città, e riproposta con successo anche a Imola, dove l’ingresso in macchina nel centro storico può risultare spesso complicato. Del resto, la passione per un mestiere antico sia quanto mai viva in Angelo lo si capisce dando un’occhiata alla sua bottega, aperta a Imola da oltre cinquant’anni. Vecchie foto di calzolai al lavoro e attrezzi d’epoca fanno bella mostra di loro lungo le pareti, assieme alla locandina del film capolavoro di De Sica dedicato alla figura dello Sciuscià. Che sessant’anni dopo offre il pranzo ai suoi clienti.