2014-03-25
CINQUECENTO richieste di alloggi popolari, 20 assegnazioni previste, 300 casi di morosità incolpevole, 26 sfratti pubblici negli ultimi cinque anni e 57 di privati solo nel 2012. A fornire i numeri dell’emergenza casa a Imola è il centro sociale autogestito Brigata 36, che nella sua sede di via Riccione 4 ha appena aperto uno sportello antisfratto «dove poter fornire informazioni e consulenze su sfratti, modalità di resistenza e rivendicazione del diritto alla casa».
Inoltre, per sabato 29, Brigata 36 lancia una giornata di mobilitazione sul tema del diritto all’abitare, con un presidio alle 10 in piazza Caduti per la libertà.
«Avere un tetto sopra la testa non deve essere un privilegio — si legge in una nota diffusa dal centro sociale —. È inaccettabile che l’amministrazione comunale su 129 appartamenti sfitti ne renda disponibili solo 29. È inaccettabile lasciarne marcire un centinaio e schermarsi dietro la mancanza di fondi, quando la reale motivazione è che riqualificarli non creerebbe profitto.
Il diritto alla casa è tra i diritti fondamentali riconosciuti internazionalmente, indipendentemente da bandi e merito. Deve dunque essere garantito al di fuori delle logiche speculative che vanno a incrementare la ‘guerra tra poveri’ che da sempre è un utile strumento per garantire vantaggi a chi alimenta questo meccanismo». Per queste ragioni Brigata 36 ha aperto uno sportello antisfratto. Per fissare un appuntamento si può contattare il 377/4442572 tutti i giorni dalle 20 alle 24 o scrivere alla mail antisfratto@autistici.org. Per informazioni visitare il sito www.brigata36.it. «L’unità e la complicità tra inquilini/e e senza casa per far sentire la propria voce sono risposte possibili — dicono dal centro sociale —. La casa è un diritto».