2014-03-30
DIFFICILE dire se il Pd sia il partito giusto per Renzi, questione fra l’altro di lana caprina. Potremmo però azzardare che il partito di Visco, governatore di Bankitalia, potrebbe essere quello di Renzi, visto che almeno in un punto i due la pensano allo stesso modo, ovvero che sia i sindacati che Confindustria frenano lo sviluppo del paese. Il che non significa che Visco voglia iscriversi al Pd o Renzi candidarsi a governatore, ma semplicemente che per il paziente Italia, come si diceva una volta, entrambi arrivano alla stessa diagnosi pur partendo da strade diverse.
Trovo che i giornali non si siano sufficientemente occupati del discorso fatto da Visco in occasione della celebrazione in ricordo del predecessore Guido Carli, che coniò la dirompente sebbene elegante definizione di un’Italia imbrigliata in “lacci e lacciuoli”. Mi pare di poter dire che Visco sia andato oltre, usando meno eufemismi. Oggi siamo, ha detto, come negli anni 70, quando l’immobilismo della politica creava inflazione mentre ora il problema è il ristagno dell’economia.
Ce n’è per tutti e non si può dire che l’uomo si sia pentito visto che ieri ha rincarato la dose agli offesi imprenditori, a cui ha detto di essere miopi e senza coraggio perché evitano di rischiare e di investire del proprio nelle loro aziende.