Imola (Bologna), 11 aprile 2014 - Il castellano Fausto Tinti e il mordanese Stefano Golini: due candidati sindaco del Pd e due cattolici dichiarati. Sono gli uomini giusti per commentare le regole fissate dal vescovo Tommaso Ghirelli per la campagna elettorale: "Non fare propaganda né fornire supporti a liste o a singoli candidati". Il messaggio è destinato ai parroci, ai religiosi e ai responsabili delle aggregazioni laicali che – avverte Ghirelli - "faranno bene ad attenersi".

Si dice "sorpreso" Stefano Golini, iscritto all’Azione Cattolica. Sottoscrive invece in pieno Fausto Tinti, che è dato come ‘cattocomunista’ e risponde a un altro vescovo, il cardinale Carlo Caffarra. Tinti non milita in associazioni, il suo punto di riferimento è la parrocchia di Osteria Grande che "si è sempre distinta per una totale neutralità". Ma i cattolici votano, e Tinti la mette così: "Il sostegno è in forma privata, non da parte delle associazioni ma delle persone. L’invito del vescovo Ghirelli è opportuno, è giusto anche sul piano preventivo per chiarire le responsabilità delle diverse sfere". Per la sfera civile Tinti rivendica "indipendenza e autonomia". E aggiunge: "I cittadini sono maturi, non si aspettano indicazioni di voto dalle istituzioni religiose".

Di taglio diverso il ragionamento del suo collega Golini: "Penso che i laici, ma anche i sacerdoti, abbiano il dovere di offrire il loro sostegno a chi incarna in prima persona la missione che Paolo VI chiamava la forma più alta di carità: vale a dire, il servizio nelle istituzioni e, in senso lato, la politica". La pensano così, i militanti dell’Azione Cattolica che non deve fare propaganda. "Capisco le ragioni di prudenza del vescovo Ghirelli e condivido il suo invito alle aggregazioni laicali a promuovere la conoscenza della dottrina sociale cristiana — ragiona il sindaco di Mordano —, ma mi sorprende il richiamo a non dare supporto, anziché offrire sostegno per la promozione dei principi di questa dottrina".

Ghirelli vieta anche l’utilizzo elettorale degli spazi parrocchiali, banditi ai candidati e ai loro supporter. Golini dovrà cambiare abitudini: "Cinque anni fa abbiamo organizzato un incontro con i gruppi ecclesiali alla sala parrocchiale e un altro alla scuola materna, dove il dibattito è anche servito ad aumentare il sostegno economico alla scuola paritaria – ricorda il sindaco ricandidato —. Vorrà dire che incontreremo gli stessi interlocutori in luoghi neutri; la vita di una comunità non può essere avulsa dai momenti di scambio e di condivisione delle proposte".