Imola (Bologna), 15 aprile 2014 - "Il futuro di Coop Ceramica e Cesi? Sono settori dove ormai la crisi è storica, è naturale che ci siano processi di riorganizzazione". Così il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, tornato ‘a casa’ per l’assemblea annuale dell’Alleanza delle cooperative italiane di Imola. "Da tempo su quel versante si protraggono sofferenze", ricorda Poletti a proposito delle difficoltà del comparto costruzioni e dell’indotto. Si tratta di "mercati bloccati", aggiunge il ministro.


Ma i numeri a Imola fanno spavento: 200 esuberi per Cesi e più del doppio — a livello di gruppo, incluse cioè Casalfiumanese, Borgo Tossignano e Faenza — ancora in essere per Coop Ceramica. Come gestire tanti lavoratori che presto potrebbero perdere il posto?

"Bisogna usare gli strumenti disponibili", afferma Poletti, prima di entrare nella ‘nuova’ sede dell’Alleanza in via Emilia, dove fa il pieno di applausi e abbracci.

"Siamo a un tornante molto importante e tutti possiamo prenderci un pezzo di responsabilità — spiega poi il ministro in sala —. L’Italia ha sbagliato tanto per paura di sbagliare. Oggi non abbiamo più tempo: o siamo capaci di rispondere, o le cose possono precipitare. Credo che dobbiamo avere chiaro in testa un obiettivo: dire agli italiani dove vogliamo andare. Le cose che faremo, segneranno la carne di questo Paese". E ancora.

"Serve equità e bisogna distribuire meglio le risorse, altrimenti non ce la facciamo — avverte Poletti —. Dobbiamo arrivare a praticare quotidianamente tutti l’idea secondo cui nessuno deve stare a casa ad aspettare qualcosa. Tutti devono avere una ragione per tirare giù i piedi dal letto. Anche per andare a cercare lavoro, a formarsi, ad aiutare il vicino o la propria famiglia. Sarà complicato, è più facile fare come abbiamo fatto finora con i sussidi. Ma è così che abbiamo prodotto il debito pubblico".

E Imola? "Dovete decidere cosa volete essere tra 20 anni. Questa città ha pezzi di economia e società eccellenti e può raccogliere questa sfida", conclude il ministro. Ma la presenza in città di Poletti, che in serata ha partecipato alla proiezione di un documentario sulle scuole Alberghetti (delle quali è ex allievo), non è andata giù al capogruppo di Forza Italia Simone Carapia: "Vorremmo che il suo impegno fosse a Roma dove si decidono le sorti delle nostre aziende, degli incentivi fiscali, dove si può realmente intervenire sulla detassazione e sugli incentivi alle assunzioni — ammonisce l’azzurro —. Quali politiche per il lavoro sta mettendo in campo il premier Matteo Renzi? E il ministro dell’Economia Padoan? E il ministro del Lavoro Poletti? A noi sembra davvero che la nostra città, cuore della cooperazione, sia tutt’altro che in buone mani".

Enrico Agnessi