Imola, 18 aprile 2014 - NOMINA annunciata quella di Domenico Olivieri, da ieri presidente di Legacoop Imola dopo la partenza anticipata di Sergio Prati, di cui dal 2011 era il vice. A questo punto c’era da coprire anche la casella ‘numero due’ e, alla vicepresidenza, è stato nominato Raffaele Mazzanti, storico presidente della cooperativa Aurora Seconda, oltre che consigliere della Bcc Ravennate Imolese di cui presiede il comitato locale.

Il nuovo vertice è stato votato dal consiglio di presidenza di Legacoop in cui Olivieri siede come amministratore delegato di Hps (la spa che controlla le società del gruppo Sacmi alle quali eroga servizi). E’ un presidente a termine, Olivieri. «Fra un anno ci sarà il congresso e si vedrà», dice. Ma intanto l’impegno non è da poco: fatta salva la forte Sacmi, la cooperazione a targa Imola sta ormai abituando alle brutte notizie. «Il momento è complesso per tutte le aziende, cooperative comprese, ed è complesso non solo nel nostro territorio», ragiona il nuovo numero uno. E’ una realtà. E Olivieri avverte: «Nessuno ha assi nella manica. C’è da lavorare per dare una mano alle cooperative e cercherò di capire i nodi, i percorsi di aiuto». Sacmi aiuta? «E’ un’esperienza formativa di cui fare tesoro, ma il mio lavoro di oggi non sarà diverso da quello di ieri».

OLIVIERI fa parte del comitato operativo di Alleanza delle Cooperative Italiane Imola (come Mazzanti) di cui Prati resta presidente. Prati resta anche nel pianeta Legacoop, dove ha collezionato 22 anni di lavoro: gli ultimi 13 da presidente, dopo la stagione da vice di Giuliano Poletti che adesso fa il ministro del Lavoro. L’ormai ex se n’è andato in anticipo per seguire la riorganizzazione aziendale di Assicoop Imola, agente generale del gruppo UnipolSai per il circondario, di cui è presidente da 15 anni.

«Fin dalla sua nascita — ricorda —. Ora il mio ruolo è quello di amministratore con deleghe operative. E’ un’esperienza diversa, sono contento». Il nuovo impegno in Assicoop è iniziato con aprile ma era nell’aria da tempo, da qui l’addio anticipato alla datata poltrona in Legacoop. Il momento dei saluti non è mai allegro, ma guai a parlare di amarezza. «Dopo questi 22 anni non posso essere amareggiato — giura Prati —: quando pensavo in grande a qualcosa che avrei potuto fare, pensavo a Legacoop».

Lidia Golinelli