Imola, 22 aprile 2014 - Se l’epicentro del Senna Tribute sarà l’autodromo Enzo e Dino Ferrari, anche Castel San Pietro avrà un suo spazio nell’evento che ricorderà il campione brasiliano a vent’anni esatti dalla sua scomparsa. Sotto il Cassero, infatti, l’indimenticato pilota di San Paolo trascorse la sua ultima notte. E qui, alla vigilia della quattro giorni imolese, verrà celebrato al meglio dagli appassionati di Formula 1.

Era il 30 aprile del 1994, un sabato. Roland Ratzenberger era morto da qualche ora, dopo un tremendo schianto in curva, e Senna non aveva alcuna voglia di correre il Gp di San Marino in programma il giorno successivo. Anche quella sera, per lui, la routine era stata la stessa: cena veloce alla Trattoria Romagnola e trasferimento nel vicino Hotel Castello, nella stanza che occupava da anni in occasione delle sue gare imolesi. A letto presto, poco dopo le 22, con la testa carica di pensieri. Ed è proprio qui che amici e tifosi, mercoledì 30 aprile ripercorreranno quelle ultime ore private e intense del pilota.

Ci saranno Giorgio Terruzzi, autore del libro ‘Suite 200 – L’ultima notte di Ayrton’, Ezio Zermiani, storico giornalista Rai nonché ideatore della quattro giorni imolese, e Luisa Tosoni proprietaria dell’Hotel Castello. «Era una persona semplice e riservata», racconta la signora Tosoni che con il marito Valentino (scomparso nel 2002) ha ospitato Senna dal 1989 al 1994. «Non abbiamo mai voluto fare nulla in questi vent’anni proprio per rispetto nei suoi confronti — aggiunge — ma adesso è arrivato il momento di tributargli questo omaggio. Nella hall stiamo allestendo una speciale vetrina con tutti i suoi cimeli e, se la famiglia ci darà l’autorizzazione, vorremmo intitolargli la suite 200. Era la dolcezza fatta persona, di una semplicità spiazzante. Se lo merita».

Quel 30 aprile di vent’anni fa, la signora Tosoni era in ospedale in attesa di dare alla luce il suo secondo figlio. Pronta, anche questa volta, a ricevere un bel mazzo di fiori speditole da Senna, come già era accaduto nel 1990, per la nascita del primogenito. «Ma mi hanno raccontato tutti di non averlo visto in forma — dice la signora tornando con la mente a quella sera del 1994 —. Era turbato, aveva chiesto di non gareggiare. Non lo hanno ascoltato».

Prima di arrivare in hotel, Senna aveva cenato alla Trattoria Romagnola, da Paolo Liverani, che per il 30 aprile preparerà la sala proprio vent’anni fa (già arrivate prenotazioni da Brasile, Australia, Usa e Giappone. «Aveva mangiato le stesse cose di sempre — racconta il ristoratore —. Spaghetti al torchio, insalata mista, macedonia e la sua acqua a temperatura ambiente. Veniva qui dal 1991, ma quella, dopo la morte di Ratzenberger, non era una sera come le altre. Si parlava solo dell’incidente. Ayrton era una persona squisita, alla mano. L’evento di Imola è una cosa molto bella, è giusto ricordare al meglio un personaggio così importante».

Enrico Agnessi