Imola, 24 aprile 2014 - MEGLIO del previsto quelli a ridosso del circuito, molto più in sofferenza gli altri (che però, a quanto pare, non si aspettavano grandi numeri). A una settimana dall’Ayrton Senna Tribute (1-4 maggio in autodromo), gli albergatori imolesi rincorrono il sogno del tutto esaurito, ma si dimostrano già soddisfatti di prenotazioni che, nelle strutture più vicine all’impianto, coprono tra il 70 e il 90 per cento del totale delle stanze. Partiamo dall’Hotel Olimpia (quattro stelle in via Pisacane), dove il prezzo per due persone quattro notti in camera doppia è 375 euro, secondo l’offerta pubblicata sul portale della Società turismo area imolese (Stai).
«Stiamo andando bene — commenta dalla reception Roberta Rontini —. Grazie allo staff dell’organizzazione abbiamo già riempito all’80 per cento (su 97 camere, ndr). Siamo più che a posto. Arrivano turisti stranieri, soprattutto europei, che prenotano tramite i portali web. E dormono più notti, seguono l’evento completo».
Sorride anche l’Hotel Ziò (tre stelle) di viale Nardozzi. Per soggiornare durante l’intero periodo della manifestazione che ricorda Senna a vent’anni esatti dalla sua morte servono 255 euro (sempre due persone in camera doppia). «C’è un movimento inaspettato — spiega Flavio Dalmonte, il titolare dell’albergo —. Non c’è male, anzi, pensavo peggio. Diciamo che siamo attorno al 70 per cento di camere (37 in totale, ndr) occupate. Chi arriva resta tre o quattro notti, anche se c’è una prenotazione per sei notti dal Brasile. Per il resto, a parte quattro stranieri, i clienti saranno prettamente italiani.Arrivano da noi tramite i portali, che purtroppo hanno commissioni pesanti. Ma sono in testa a tutti i motori di ricerca, il loro è quasi un monopolio».

POLLICE su anche all’Hotel Donatello (quattro stelle in via Rossini, 343 euro): «Siamo a 100 camere su 127, dovremmo farcela a riempirle tutte — afferma Harbans Pannu, responsabile commerciale della struttura —. Aspettiamo i ritardatari in questi giorni, ma non è andata male. Avremo un 50 per cento di italiani e altrettanti stranieri. Tedeschi, inglesi, ma comunque europei».

IN ATTESA di capire quanti saranno, alla fine, gli spettatori presenti all’evento (20mila secondo le previsioni più ottimistiche, con Formula Imola che però in fase di presentazione del calendario si era tenuta addirittura sotto quota 2mila) lo scenario cambia, e di parecchio, se ci si sposta verso la zona nord della città. «C’è movimento, ma è una cosa modesta», avverte Elisa Gianusso dall’Eurohotel di via Ugo La Malfa (tre stelle sup. a 333 euro). Niente fuochi d’artificio nemmeno al Molino Rosso (quatto stelle in via Selice, 207 euro): «Abbiamo una trentina di prenotazioni tra italiani e stranieri — riferisce Carlotta Galassi —. Stanno a Imola una o al massimo due notti. Ma non ci aspettiamo una grande affluenza».

di Enrico Agnessi