Asilo 'I Cuccioli', chiuse le indagini. Si va verso il processo

L’avvocato che segue le famiglie dei piccoli: "Una vicenda molto dolorosa"

Bambini in un asilo nido (foto di repertorio)

Bambini in un asilo nido (foto di repertorio)

Imola, 25 novembre 2016 - La Procura di Bologna ha chiuso le indagini nei confronti della titolare dell’asilo nido ‘I Cuccioli’, accusata di maltrattamenti su minori. L’inchiesta era partita nei mesi scorsi, sulla base delle segnalazioni arrivate già dal 2014 all’Ufficio Scuola del Comune. E aveva portato, a inizio ottobre, al sequestro della struttura, totalmente privata e non convenzionata con l’amministrazione. Il pm Roberto Ceroni ha inviato alla responsabile del nido, situato all’inizio della zona collinare imolese, un avviso di fine indagine, atto che solitamente precede la richiesta di rinvio a giudizio.

«Si tratta di un passaggio processuale importante», rimarca Desi Bruno, avvocato delle tre famiglie che con le loro segnalazioni, finite sul tavolo della Procura, hanno dato origine all’inchiesta. Il fatto che le indagini siano andate avanti in questi mesi «conforta molto» le mamme e i papà in questione, coinvolti loro malgrado in una vicenda «molto dolorosa», prosegue il legale. «Siamo fiduciosi che verranno ricostruite le ragioni dei genitori – aggiunge Bruno – anche perché i loro figli in questo periodo hanno manifestato problematiche di ritorno».

Durante la fase delle indagini preliminari le tre famiglie, che tempo fa decisero di ritirare i bimbi da quel nido, sono state tutte ascoltate dal pm. Quest’ultimo, anche sulla base delle loro testimonianze, ma non dell’aiuto delle telecamere (mai installate all’interno del nido), è arrivato a muovere contestazioni di duplice natura alla titolare della struttura. L’ipotesi della Procura è infatti che la donna, nei confronti della quale non sono comunque state adottate misure cautelari, avrebbe da un lato compiuto illeciti penali (coinvolti quattro bimbi di età compresa tra i due e i tre anni, secondo l’accusa imboccati con la forza, strattonati e diventati destinatari di invettive), mentre dall’altro avrebbe consentito la presenza in via Montecatone di un numero di iscritti superiore al consentito.

«L’importante è che quanto accaduto non si ripeta più – è l’auspicio del legale –. Bisogna avere particolare cura quando si rilasciano autorizzazioni a strutture di questo tipo». Autorizzazioni che, nel caso de ‘I Cuccioli’ ci sono ancora. Il Comune, che in un primo momento sembrava intenzionato a voler togliere il nulla osta, alla fine ha infatti deciso di non prendere provvedimenti nei confronti del nido, dopo aver aiutato le famiglie a trovare una nuova collocazione per i loro figli. «Da parte dell’amministrazione imolese c’è stata grande attenzione su questa vicenda – assicura però Bruno –. Tutti si sono mossi nella direzione giusta».